Sfogarsi

Jannik Sinner, un urlo sconvolgente: qualcosa che non avevamo mai visto prima

Quell’urlo nel punto decisivo del tie-break ha detto tutto. Uno dei più rabbiosi, estremi, coinvolgenti nella sua carriera, quella di un ragazzo che ha appena compiuto 23 anni. Si parla di Jannik Sinner. Una gioia che ha messo da parte le critiche per la mancata presenza all’ultima Olimpiade di Parigi (causa tonsillite), i malanni fisici che lo hanno costretto al k.o. contro Rublev in Canada prima di un ritorno in grande stile a Cincinnati. Jannik ha sofferto, è finito sotto nel primo set subito per il break di Zverev, lo ha agguantato e poi ha saputo rispondergli punto a punto nel terzo set, con prime che molto spesso sono entrate. Ciò vuol dire che questa non è una vittoria come le altre e il successo sul tedesco per 7-6 (9) 5-7 7-6 (4), nella semifinale del torneo Masters 1000 in Ohio, vale tanto per Jannik Sinner, che con il suo grido carico di grinta, mentre è inginocchiato stringendo i pugni, è volato in finale contro Frances Tiafoe.

Sinner, con la sua vittoria, chiude un periodo complicato iniziato con la sconfitta nei quarti di finale di Wimbledon e proseguita con la rinuncia forzata alle Olimpiadi per la tonsillite. Però è riuscito a vincere contro Zverev, con cui aveva perso gli ultimi 4 match: "Questa vittoria significa molto per me in questo momento, per quello che ho passato recentemente — ha ammette Sinner, sfogando tutta la sua gioia — Ho cercato di stare mentalmente nel match, sono molto fiero di questo. Ora vedremo come andrà la finale”.

 

E ancora: "So che devo migliorare fisicamente, se voglio vincere Slam e grandi tornei — ha concluso —. È stata una partita dura, molto emozionante e l'atmosfera è stata straordinaria. Oggi ho avuto degli alti e bassi, ma è normale quando giochi più di tre ore. Zverev ha servito benissimo, posso essere orgoglioso di me. A volte devi giocare un po' d'istinto, e credo che oggi sia stata questa la mia forza". Per migliorare, verso lo Us Open in primis, c'è ancora una settimana di tempo. E un Tiafoe, in finale, di mezzo, da sfidare nella notte italiana tra lunedì e martedì, tornando a un successo che manca da fine giugno a Halle (la finale sull’erba tedesca vinta contro Hurkacz).