Rovinoso flop

Antonio Conte, il labiale rubato: massacra un suo giocatore, a Napoli è caos totale

All’appello mancano ancora la Juventus, impegnata in casa contro il Como, e l’Atalanta detentrice dell’Europa League, che sarà di scena al Via del Mare di Lecce. Si può già affermare, però, che il primo e più sorprendente risultato della prima giornata di campionato sia stato il rovinoso fracasso del nuovo Napoli di Antonio Conte a Verona. Gli azzurri sono usciti sconfitti 3-0, dando un’impressione di impotenza preoccupante alla vigilia di una stagione che, in teoria, dovrebbe essere quella del riscatto. Antonio Conte è apparso visibilmente preoccupato per la situazione e in campo ha mostrato la sua consueta agitazione. Beccato dalle telecamere di Dazn, l’allenatore leccese è stato ripreso in un duro rimprovero ai suoi: “Siamo in otto contro due, vanno su Juan Jesus e prendiamo gol". 

Parole di campo, ok, ma anche un atteggiamento duro che segue quello degli ultimi giorni, a partire dalla Coppa Italia contro il Modena, in cui Di Lorenzo e compagni sono riusciti a passare il turno faticosamente solo ai rigori. Contro l’Hellas, il buon primo tempo con diverse occasioni da gol sfiorate dai partenopei è stato vanificato da una ripresa horror. Subito dopo aver subìto lo svantaggio ad opera di Livramento, la squadra si è praticamente accartocciata su se stessa, incapace di reagire, anzi, nel finale ha beccato anche la doppietta di Mosquera che ha reso il passivo pesantissimo”. E se Conte ha preferito Juan Jesus al nuovo acquisto Rafa Marin, dopo che anche Natan aveva fallito la scorsa stagione, allora il problema c’è. 

Sconsolato, Conte ha così commentato nel post-partita: “Nel primo tempo c’è stata una squadra in campo, il Verona non ha mai tirato. Nella ripresa abbiamo subito concesso un tiro e nella seconda situazione siamo andati sotto, poi ci siamo sciolti come neve al sole. C’è da chiedere umilmente scusa al popolo napoletano che ci segue con passione. Io sono l’allenatore ed è giusto che mi assuma tutte le responsabilità. Nel secondo tempo è stata una prestazione inaccettabile. C'è da vergognarsi, e mi devo vergognare io che sono l'allenatore. Chi mi conosce sa che oggi il mio cuore sanguina, e mi auguro che qualche sanguinamento ce l'abbia anche qualcun altro a livello di calciatori, significa che allora siamo sulla buona strada”.