Davanti al Coni
Parigi 2024, Paola Egonu protagonista del nuovo murales di Laika
Nella notte tra l'11 e il 12 agosto, una nuova opera della street artist mascherata Laika è apparsa davanti alla sede del CONI di viale Tiziano 70 a Roma. Intitolata "Italianità", l'opera raffigura Paola Egonu, pallavolista della nazionale italiana, in un momento di potenza e determinazione: schiaccia un pallone su cui campeggia la scritta “Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza”. Con questo gesto simbolico, Laika lancia un messaggio chiaro e forte contro l'intolleranza e la discriminazione, scegliendo un'atleta che incarna i valori di inclusività e diversità.
Paola Egonu, insieme a Myriam Sylla ed Ekaterina Antropova, è una delle figure di spicco della nazionale italiana di pallavolo che ha appena conquistato la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi. La loro vittoria rappresenta non solo un trionfo sportivo, ma anche una risposta significativa a chi, in Italia, continua a definire l'"italianità" in base a criteri di origine e tratti somatici. Laika, con la sua opera, intende sfidare questa visione, puntando l'attenzione su un'Italia multietnica, fatta di seconde generazioni e di persone che, pur non essendo nate sul suolo italiano, ne rappresentano l'essenza e la modernità. La street artist non ha mancato di lanciare una critica diretta al Generale Roberto Vannacci, recentemente al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni considerate xenofobe e discriminatorie. "Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti 'patrioti' che non accettano un’Italia multietnica," ha dichiarato Laika. Con la sua opera, Laika trasforma la pallonata di Egonu in una metafora potente: un colpo diretto a chi usa la parola "italianità" per escludere invece che per includere. Il messaggio dell'artista va oltre la semplice denuncia: è un invito a riflettere su cosa significhi essere italiani oggi. Laika crede in un futuro basato su inclusività, accoglienza e rispetto dei diritti umani. "Essere rappresentata da atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova è un onore," ha continuato l'artista, sottolineando l'importanza di vedere queste atlete, tutte con background diversi, indossare la medaglia olimpica e cantare l'inno italiano con orgoglio. Laika dedica ha dedicato il suo poster a tutti quegli italiani che, nonostante vivano e contribuiscano alla società, non vengono riconosciuti come tali dallo stato. Il suo lavoro si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro il razzismo e la xenofobia, utilizzando l'arte come mezzo di comunicazione e riflessione.