Il caso

Imane Khelif rompe il silenzio dopo l'oro e le polemiche: "Ho dei poteri speciali"

Come è noto è d’oro la medaglia di Imane Khelif. Si è chiusa con un 5-0 unanime dei giudici, nella finale contro la cinese Yang Liu, l’Olimpiade delle polemiche della pugile algerina nei 66 kg donne.

E ora l'atleta algerina in un'intervista a Repubblica si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo le polemiche di questi giorni: "Non penso ci siano dubbi sul fatto che fossi pienamente idonea a partecipare. Sono una donna come tante. Sono nata donna, ho vissuto come donna e ho gareggiato come donna. Questi attacchi però danno un sapore particolare al mio successo. Sono diventata una donna forte con poteri speciali. E dal ring ho mandato un messaggio a coloro che erano contro di me".

E ancora: "Voglio tornare in Algeria, ritrovare la mia famiglia e riposare. Sono stata aiutata da chi mi ha sostenuto e, grazie a Dio, ho vinto. Per il futuro, si vedrà. Le Olimpiadi sono un sogno per qualsiasi atleta. A Tokyo non ero ancora pronta. Questa volta ero preparata. Tutti in Algeria sapevamo quanto ho lavorato in questi anni. Mi sono allenata in gran parte negli Stati Uniti con il mio coach. Volevamo arrivare esattamente a questo". Infine ha aggiunto: "Per otto anni ho inseguito il mio sogno e adesso sono medaglia d'oro. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono venuti a sostenermi. Tutte le persone dell'Algeria che erano qui a Parigi o che mi supportavano da lontano. Ho ricevuto messaggi dal mondo intero. Certo, ero sotto pressione, ma come tante mie altre mie colleghe. Devo ringraziare le persone con cui mi sono allenata e mi hanno permesso di arrivare fin a qui".