Dopo le spalle agli arbitri
Settebello, Malagò: "La protesta non è nello spirito olimpico"
Il caso del furto subito dal Settebello e la protesta degli azzurri fa parecchio discutere: "Olimpiadi rubate, giusta protestata del Settebello azzurro di pallanuoto. Protesta silenziosa, contestazione doverosa. Furto evidente", ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
E su questo caso è intervenuto il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Protesta non condivisibile così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio. Dopo di che da presidente del Coni ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al Tas, massimo organo di giustizia sportiva internazionale. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico".
E sulle parole di Malagò è intervenuto Paolo Barelli, presidente di Federnuoto: "Il Coni ha appoggiato e ha sottoscritto la protesta della Federazione, seguendo col capo missione Mornati tutti i passaggi formali. C’è una perfetta cognizione che il Settebello ha subito un’ingiustizia, un errore drammatico per atleti seri che erano venuti qui per vincere una medaglia e che è stata loro portata via per un evidente e grossolano errore di valutazione. Ma i ragazzi vanno compresi. Noi come Federazione non eravamo stati informati di questa volontà di protesta che però è stata educata, non provocatoria, non sono automi o macchine telecomandate - aggiunge da Casa Italia Barelli - Malagò è membro del Cio, è comprensibile il suo punto di vista sull’atteggiamento della squadra ma sul fatto che il Settebello abbia subito un’ingiustizia siamo coscienti che lui è cosciente. Non sono robot, sono fatti di carne, altri forse avrebbero anche reagito peggio. C’è comprensione del loro disagio".