Tutto torna

Parigi 2024, la rabbia dei social per il Settebello: "Di quale nazionalità sono gli arbitri"

Lo scandalo che ha colpito la nostra nazionale di pallanuoto ai Giochi olimpici di Parigi 2024 fa ancora troppo male per essere dimenticato. Soprattutto perché in palio c'era il sogno olimpico, infranto anzitempo per colpa di un clamoroso errore arbitrale. Il Settebello è dovuto scendere in vasca contro la Spagna, nonostante il "mal di pancia" non fosse ancora passato. E, in tal senso, ha deciso di protestare platealmente contro gli arbitri. Tutta la squadra di nuotatori azzurri si è infatti voltata durante l'inno, dando le spalle proprio alla giuria. Un gesto dal grande significato simbolico, che però non ci restituisce ciò che ci è stato tolto.

Sui social, gli utenti si sono divisi tra chi ha accolto questo gesto con grande gioia e orgoglio e chi, invece, lo ha considerato una stupidaggine. Marcella, per esempio, appartiene alla prima categoria. "Il nostro Settebello torna in vasca. Canta l'inno dando le spalle alla postazione della giuria. Hanno occhi tristi e cuori colmi di rabbia. Quando scendono in acqua - ha scritto su X - piangono. L'altra sera, gli arbitri, hanno volontariamente ucciso tutta la Pallanuoto".

Più duro, invece, il messaggio di Stefano, che non ha accolto di buon grado la protesta pacifica degli azzurri: "La nazionale maschile di pallanuoto può smetterla di umiliarsi ogni cinque minuti? C'è stato un errore? Spiace ma amen. Due giorni di pianti, rosicate e proteste manco fosse la prima volta nella storia dello sport che succede".

Non solo applausi e disappunto. C'è infatti chi è anche convinto che dietro questa ingiustizia sportiva ci sia la mano della malavita balcanica. "Nella pallanuoto esiste da decenni la Balkan Mafia, con l’Ungheria affiliata a pieno titolo - tuona Francesco su X -. Controlla di quale nazionalità erano gli arbitri".