Nome caldissimo

Inter, Gudmundsson aspetta Inzaghi: ma non per tutta la vita

Pasquale Guarro

La Fiorentina avanza, Gudmundsson frena. L’islandese non ha per niente abbandonato l’idea di poter vestire il nerazzurro ma l’Inter è imbottigliata nel traffico delle punte inchiodate ad Appiano Gentile, che ingolfano qualsiasi trattativa in entrata. I viola ne hanno parlato con il Genoa per la seconda volta negli ultimi sei mesi: il club di Commisso già a gennaio aveva provato a imbastire l’operazione ed è pronto a riprovarci, soprattutto in virtù del fatto che la trattativa tra Nico Gonzalez e la Juventus potrebbe effettivamente decollare da un momento all’altro. La scelta è di quelle importanti, andare alla Fiorentina rappresenterebbe per Albert un passo avanti dal punto di vista economico, ma l’Inter è il treno che passa una volta sola e allora forse vale la pena prendersi il rischio di aspettare.

Anche perché dall’altra parte della cornetta c’è chi promette ad Albert che prima o poi questo stallo dei nerazzurri si risolverà e che l’Inter sarà poi finalmente in grado di presentare la giusta offerta al Genoa. A proposito, le indiscrezioni emerse nelle ultime ore, riguardanti appunto la trattativa tra i rossoblu e la Fiorentina, hanno lasciato emergere un dettaglio molto rilevante: i liguri sono pronti a sedersi anche a fronte di un’offerta di prestito oneroso con riscatto. Giusto quello che farebbe anche al caso dell’Inter. Una buona notizia, senza ombra di dubbio, ma che sposta fino a un certo punto se prima i nerazzurri non saranno in grado di scrollarsi di dosso il peso di certi cartellini. Arnautovic e Correa sono il vorrei ma non posso dell’Inter, anzi, il vorrei ma non riesco... a venderli.

 

 

Un chiaro errore del passato che rischia di compromettere anche le mosse del presente. Perché è vero che Gudmundsson è disposto ad aspettare i nerazzurri, ma non potrà di certo farlo a oltranza. Il tutto assumerebbe i contorni di una beffa: il Genoa apre al prestito oneroso, Gudmundsson vuole l’Inter, Inzaghi vuole l’islandese, ma i nerazzurri sono bloccati dalle mancate uscite di Correa e Arnautovic, che all’Inter sono tutt’altro che ben visti.