Così non va

Parigi 2024, la furia di Gregorio Paltrinieri: "Una buffonata! Pessimi"

Antonio Castro

Parbleu! Verrebbe da esclamare, come sono soliti fare i francesi quando qualcosa va storto senza scadere in più pesanti volgarità. La sospensione delle gare di nuoto nella Senna (dalla frazione di un chilometro e mezzo della gara di nuoto di triathlon ai 10mila metri), sta facendo infuriare gli atleti («che buffonata») e preoccupa gli organizzatori. Nonostante il miliardo e 300 milioni di euro di investimenti (per bonificare il fiume dove confluiscono anche le acque reflue del quadrante nord del Paese) l’acqua della Senna resta «non idonea alla balneazione».

Ieri gli organizzatori di Parigi 2024 sono stati costretti ad annullare, perla seconda giornata consecutiva, gli allenamenti della frazione acquatica di triathlon. L’organizzazione francese è ottimista. Gli atleti meno. Molto meno. Del resto è la prima volta che una competizione olimpica si svolge in un fiume. Le gare in acque libere (mare o laghi) comportano già notevoli complicazioni (correnti, alghe, vortici). Mettere potenzialmente a rischio la salute degli atleti è tutt’altra cosa. «Mi sembra un po’ strano che possa essere questa la gara olimpica però, probabilmente, non lo sapremo fino al giorno prima e anche questa incertezza ci lascia un po’ così», ha sintetizzato perplesso Gregorio Paltrinieri che giusto ieri si è qualificato insieme a Luca De Tullio per la finale degli 800 stile libero di nuoto.

Paltrinieri - alla sua quarta olimpiade ricorda che restano «tre giorni per poter scegliere dove farci gareggiare. Io comunque sto bene, voglio gareggiare, mi son preparato tanto per questa Olimpiade». Certo «per essere una gara olimpica avrei voluto un’organizzazione migliore». Tanto più che «non abbiamo mai provato il fiume, non sappiamo se è freddo e in più è sporco però siamo tutti nella stessa situazione...». Adesso a preoccupare è la quantità della flora batterica, sicuramente peggiorata per il sovraccarico del sistema fognario, conseguenza delle forti piogge che si sono abbattute sulla città nel week end.

 

Non è chiaro quale sia il livello di batteri E.Coli ed enterococchi (si trovano solitamente nelle feci e nei liquami fognari). Si sussurra il doppio del consentito. La portata media - complici le piogge che hanno gonfiato i corsi d’acqua della regione come la Marna, il principale affluente della Senna è lievitata. L’intensità della corrente, che deve essere minore di un metro al secondo per consentire lo svolgimento delle competizioni di nuoto, rischia di aumentare ancora con lo scarico a mare delle acque piovane.

L’auspicio è che la qualità dell’acqua torni al di sotto dei limiti prima dell’inizio delle gare di triathlon «viste le previsioni meteo per le prossime 36 ore». «Oggi la situazione tornerà alla normalità», ha assicurato la sindaca di Parigi Anne Hidalgo a France Bleu Paris, sottolineando che «la pioggia di venerdì e stata eccezionale». Malo dice solo lei. Il servizio meteorologico annuncia invece temporali in coincidenza con la gara di mercoledì. La “trovata” di rendere balneabile la Senna nasce molti anni addietro. Nel 1998 l’allora sindaco, Jacques Chirac, promise di rendere Parigi un plage cittadina. Un miraggio. Decenni dopo la sindaca socialista Anne Hidalgo è tornata alla carica. Nei giorni scorsi si è pure tuffata a favore di telecamere. Ma per 2 minuti non per 10 chilometri. Un divieto prefettizio del 1923 ne vieta la balneazione per ragioni sanitarie. Le finte spiagge allestite a bordo Senna negli ultimi anni (con qualche piscina galleggiante un po’ esclusiva) restano un costo sogno estivo per pochi.

E così l’investimento “qualificante” per Parigi 2024 potrebbe trasformarsi in una costosissima figuraccia planetaria in diretta mondiale. La qualità dell’acqua della Senna - scarsa per gran parte di giugno è aumentata: le analisi della qualità dell’acqua sono state recentemente conformi agli standard sanitari per sei giorni su sette, dal 17 al 23 luglio. Poi però gli acquazzoni dall’inaugurazione hanno dilavato terreni, colture e campi destinati all’agricoltura e all’allevamento. Trascinando a valle di tutto. Non solo fango temono sportivi e i medici olimpici.

 

Si attende e si spera. Le gare di triathlon sono in programma tra oggi (maschile) e domani (femminile). In caso di non balneabilità il triathlon si svolgerà in maniera “monca”, trasformandosi in duathlon con le sole discipline di corsa e ciclismo. Sempre che non si ripieghi su un “piano B”: vale a dire andare avanti e indietro, una bracciata dietro l’altra, in qualche bacino artificiale. Come il Bassin de la Villette, oppure (probabile) lo Stadio Nautico Vaires-sur-Marne dove già si svolgono le gare di canottaggio.