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Jannik Sinner, l'azzurro sconvolto da Wimbledon: "Lo hanno visto bianco in volto"

La sconfitta di Wimbledon ai quarti contro Daniil Medvedev non ridimensiona il valore di Jannik Sinner, che però deve ancora crescere rispetto a Carlos Alcaraz. Parola di Omar Camporese, che si è raccontato in una intervista a Fanapage: "Quando vedo giocare Carlos, nei momenti difficili fa qualcosa di diverso, un aspetto che manca a Jannik. Quindi maggiore varietà”, il suo pensiero. Un po' di preoccupazione l’ex tennista l’ha avuta per il malore di Sinner: "L'ho visto bianco in volto sia con Berrettini che nella partita con Medvedev e mi sono chiesto cosa fosse successo — le sue parole — Non era il solito Jannik”. E ancora: "Jannik ha avuto anche un tabellone non agevole perché ha affrontato dei buoni giocatori — prosegue Camporese — Ho visto la partita con Berrettini e l'ho trovato un pochettino diverso, quasi impaurito per la prima volta. Questo perché probabilmente adesso deve affrontare il fatto di essere il numero uno al mondo. Uno stress notevole, anche perché poi doveva vincere per far capire chi era il più forte giocatore italiano".

Se il k.o. non fa male a Sinner, vero è che Medvedev “ha giocato in una maniera incredibile — prosegue Camporese a Fanpage — Il russo ha cambiato tipo di gioco, mettendosi mezzo metro dietro la riga, quando di solito lui sta 3-4 metri più lontano. Ha meritato la vittoria anche se l'infortunio, o meglio il non stare bene, di Sinner l'ha aiutato. Poi ci può anche stare che Jannik perda un match, ne ha vinti talmente tanti… È raro ma succede che anche quelli forti vengano sconfitti, anche se lui è abituato troppo bene”. E Sinner farò tesoro della sconfitta: "Da Wimbledon non esce ridimensionato perché ha fatto un ottimo torneo — ha aggiunto — Ha perso una partita che si poteva anche perdere, anche se le ultime cinque volte aveva sempre vinto con Medvedev. L'erba però comporta un tennis completamente diverso e lui deve uscire ancora più consapevole di quello che è, perché capirà su cosa deve migliorarsi ancora".

 

 

Alcaraz “è un pochettino più su”, sia a livello tecnico sia fisico, ma Jannik “è più forte a livello mentale”. Camporese non sa se il problema del malore sia stato decisivo a Wimbledon ma “se non riesco più a fare le cose di prima, devo trovare un piano B — ha concluso — Accorciando gli scambi e giocando con i piedi dentro al campo per cercare la soluzione più semplice, facendo così meno fatica. Ho visto Sinner bianco in volto sia con Berrettini che nella partita con Medvedev e mi sono chiesto cosa fosse successo. Era silenzioso, non il solito Sinner che guarda il suo angolo, fa il pugno, eccetera. Quando vedo giocare Alcaraz, nei momenti difficili fa qualcosa di diverso, un aspetto che manca a Sinner. Quindi maggiore varietà".