Shot clock

Carlos Alcaraz sconvolto: "Mai visto nulla del genere. Se finisco il punto a rete..."

Più che della sconfitta di ieri, venerdì 21 giugno contro Jack Draper al Queen's, Carlos Alcaraz si è lamentato molto della nuova regola introdotta nel torneo. Si tratta della cosiddetta shot clock, la misura pensata per ridurre i tempi morti durante le partite. In pratica, ai giocatori viene imposto di servire entro 25 secondi da quando finisce il punto. Ma mentre in precedenza era l'arbitro a far partire il cronometro manualmente dopo aver annunciato il punteggio, concedendo qualche secondo extra ai giocatori in caso di scambi prolungati, con questa nuova regola il countdown comincia entro tre secondi dal termine del punto in maniera automatica. Questo cambiamento, di fatto, riduce il tempo a disposizione degli atleti per servire.

"Se finisco il punto a rete, non ho il tempo di chiedere le palline - ha dichiarato Alcaraz nella conferenza post gara -. Non ho avuto tempo per fare la mia routine.  Non ho mai visto qualcosa del genere. Se giochi un punto lungo non hai il tempo di asciugarti il sudore e concentrarti per il punto successivo. Mi sono sentito di dover andare di fretta per tutta la partita. Penso - ha poi aggiunto - sia qualcosa di negativo per i giocatori".

 

 

Dopo la sperimentazione di questa settimana, non è ancora chiaro se l'ATP avrà intenzione di continuare ad applicare la regola dello shot clock in maniera così stringente anche nelle prossime settimane. O, al contrario, se in vista di Wimbledon si tornerà alla regola "vecchia" dove i 25 secondi a disposizione dei giocatori venivano conteggiati in maniera più flessibile, con i giudici di sedia che potranno tornare a concedere qualche secondo in più di riposo ai tennisti in caso di scambi prolungati e faticosi.