Regolamento
Inter, Oaktree e 800 milioni di debiti: esclusione? No, ecco la verità
Con 800 milioni di debiti l’Inter può iscriversi alla prossima Serie A? La risposta è sì, può ottenere la licenza nazionale purché non siano debiti scaduti e non rientrino, nella fattispecie tra i debiti nei confronti di altre società o leghe calcistiche, nazionali ed estere, con tutte le scadenze tributarie assolte e rispettate nei tempi previsti e con i bilanci approvati, oltre che corredati dalle relazioni di revisori e sindaci. La società nerazzurra, come tutte le altre, dovrà però rispettare i determinati passi e le precise scadenze che ci sono. Riguardo alla stagione 2024/25, sono tre: 30 aprile, 31 maggio e 4 giugno.
Cosa serve per iscriversi
Entro il 30 aprile, le società devono depositare i contratti dei calciatori acquisiti in sede di mercato (a titolo definitivo o temporaneo) e attestare “l’avvenuto pagamento dei debiti scaduti alla data del 28 febbraio 2024» nei confronti di club esteri, ma da questo sono esonerate le società che hanno già ottenuto la – una “copia delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relative al primo, secondo e terzo trimestre dell’anno d’imposta 2023”.
Poi una dichiarazione del legale rappresentante e del presidente del collegio sindacale o del consiglio di sorveglianza o del sindaco unico “attestante la vigenza della società e la composizione della compagine sociale alla data di presentazione della stessa”, “le modifiche statutarie eventualmente intervenute a quella data” e una nota con gli estremi del conto corrente (o dei conti correnti) intestati alla società, “dedicati esclusivamente ai pagamenti degli emolumenti, delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e di altri contributi”.
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Quando si parla di mancata iscrizione
Si inizia invece a parlare di mancata iscrizione ai campionati quando non viene rispettata l'ultima scadenza, quella del 4 giugno, entro cui i club di Serie A, B e C devono intanto depositare – anche tramite Pec – la domanda di ammissione con l'impegno “a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla Fifa, dalla Uefa e dalla Figc”. Dopodiché devono rispettare quattro passi: 1) assolvere il pagamento dei debiti scaduti al 30 aprile 2024 nei confronti della Figc, delle Leghe e di società affiliate alla Figc e di quelli scaduti al 28 febbraio 2024 nei confronti di società estere; 2) assolvere il pagamento degli emolumenti dovuti fino alla mensilità di aprile 2024 a tesserati, dipendenti, collaboratori addetti al settore sportivo e professionisti assoggettati ad IVA, compresi incentivi all’esodo; 3) assolvere il pagamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti fino alla mensilità di marzo 2024, dei contributi Inps e del Fondo Fine Carriera dovuti fino alla mensilità di aprile 2024, dei tributi Ires, Irap e Iva riferiti ai periodi di imposta terminati entro il 31 dicembre degli anni che vanno dal 2017 al 2022 e delle liquidazioni periodiche Iva relative ai primi tre trimestri del 2023; 4) depositare presso la Covisoc copia dell'ultimo bilancio (al 30 giugno 2023 o al 31 dicembre 2023), della semestrale al 31 dicembre 2023 nel primo caso, della documentazione attestante l'avvenuto superamento della situazione patrimoniale prevista dall'art. 2447 c.c. (ovvero: il capitale non deve essere ridotto al di sotto del minimo legale) corredato dalla relazione della società di revisione, con richieste specifiche nei casi di eccezioni sollevate dai revisori e per le società “che hanno fatto ricorso o che ricorreranno agli istituti di regolazione della crisi o dell’insolvenza”.