Critica

Milan, clamoroso siluro di Pulisic contro Pioli: "Senza la giusta organizzazione"

Non ha mai mancato di elogiarlo, Stefano Pioli. Ma a stagione praticamente finita ecco arrivare il siluro di Christian Pulisic sull'ormai ex mister del Milan, che tra una settimana con ogni probabilità verrà congedato dalla proprietà americana RedBird. Chi arriverà al suo posto (probabilmente Paulo Fonseca, tecnico portoghese del Lille ed ex Roma, senza particolari squilli nel curriculum, a meno di clamorose sorprese dal fronte De Zerbi) avrà il compito di fare meglio del l'allenatore parmigiano. "Far correre la squadra", come filtra da via Aldo Rossi. E farla difendere meglio, come suggerisce proprio Pulisic. 

L'americano, ex baby prodigio del Borussia Dortmund, rinato in Italia dopo gli alti e bassi al Chelsea, alla sua prima stagione in rossonero ha messo insieme 11 gol e 9 assist. Fornendo soprattutto prestazioni di grande intelligenza tattica e continuità psicofisica. Potenziale sostituto di Rafa Leao a sinistra, Capitan America si è invece rivelato un elemento-chiave a destra e talvolta da trequartista. "Qualche volta, con lo staff tecnico, scherziamo sull’argomento: non sono più capace di giocare a sinistra! La verità è che mi sono talmente abituato a destra e ne ho tratto sicuro giovamento anche nel fare gol grazie a un piccolo segreto", spiega il 25enne al Giornale: "Si chiama Rafa Leao. Ho studiato e capito come si muove. Lui di solito attira su di sé uno, due o tre avversari e allora la difesa risulta sguarnita da qualche altra parte, così io mi muovo, vado al centro dell’area sicuro come sono di ricevere lì il passaggio giusto al momento giusto".

 

 

 

 

Merito anche di Pioli, che ha disegnato una squadra molto offensiva. Rovescio della medaglia: un centrocampo spesso sguarnito, non solo per caratteristiche dei singoli interpreti, e difesa spesso esposta agli attacchi avversari. Questi alti e bassi, uniti agli infortuni a raffica a inizio stagione, alla eliminazione in Europa League ai quarti contro la Roma e ai sei derby persi da inizio 2023, hanno di fatto portato alla contestazione durissima dei tifosi. "Posso pensare che abbiamo affrontato queste partite senza la giusta organizzazione, non sempre abbiamo difeso in modo giusto, forse la strategia non è stata perfetta, siamo diventati vulnerabili lasciando esposta la fase difensiva per la voglia di attaccare sempre", le parole di grande onestà intellettuale di Pulisic che rappresentano, di fatto, la più grande critica a Pioli dall'interno di Milanello.

 

 

 

Il mister, ricorda però Pulisic, è stato l'uomo che l'ha convinto ad accettare il trasferimento con una telefonata: "Durante quel colloquio Pioli mi ha detto esattamente quello che avrebbe voluto da me, in quale ruolo mi avrebbe utilizzato. E, al contrario di qualche suo collega, nel corso di tutta la stagione non è mai venuto meno a quell’impegno. Mi trovo bene con lui". Ancora per pochi giorni, però.