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Stefano Pioli al Napoli? Lui glissa, ma... addio Milan, i dettagli dell'accordo

Claudio Savelli

Stefano Pioli prova a parlare del presente, ovvero di Milan-Genoa (alle 18, diretta Dazn), ma è innegabile che il futuro conta di più. I rossoneri sono già sicuri della qualificazione alla prossima Champions e non hanno più nulla da chiedere al campionato. Il secondo posto non conta poi così tanto se è vero che tutto l’ambiente Milan è ormai consapevole che il nuovo allenatore non sarà Pioli mentre lo stesso Pioli sa di avere già un nuovo incarico per l’anno prossimo. Sì perché De Laurentiis è ormai convinto di consegnare il Napoli nelle mani del mister rossonero, preferito a Italiano, che resta il piano B d’emergenza. Di contatti diretti tra il presidente e Pioli non ce ne sono stati ma con l’agente è tutto apparecchiato per un contratto triennale.

«Non posso e non ho voglia di controllare le voci. La cosa reale è che ho un altro annodi contratto e non parlerò con altri club finché sarò un tesserato del Milan», spiega Pioli nel tentativo di rimandare a fine mese ogni discorso. È vero che ha un altro anno ma il club, non è un segreto, sta cercando il suo erede e Pioli non è tipo da anno sabbatico, soprattutto se il Napoli è così convinto di ingaggiarlo. «La pizza? A me piacciono i cappelletti in brodo», l’elegante dribbling di Pioli che però, poi, parla un po’ al passato: «Sono tornato tante volte a casa da San Siro con il cuore pieno di gioia. Poi l’aria è un po’ cambiata e sono più triste dentro, ma dobbiamo andare avanti. Comunque ho goduto e sofferto tanto». Sembra il commento ad un rapporto ormai consumato. Uno di quelli che conviene interrompere.

 

Intanto il Milan sta finalmente risolvendo il rebus post-Lopetegui con Sergio , ormai strafavorito alla successione di Pioli. Il portoghese ha appena rinnovato con il Porto ma nel frattempo è cambiato il presidente dopo 42 anni e Villas Boas, nuovo eletto, vuole presentarsi con un nuovo mister per rompere con la gestione di Pinto da Costa. Dunque il Milan ha colto la palla al balzo e si è messo a trattare con Conceição, considerato candidato ideale perché conosce la serie A avendoci giocato, predilige il 4-2-3-1, ha vinto tre campionati e in Champions ha sempre presentato un Porto ostico.

 

Fonseca resta l’alternativa più credibile. Ad oggianche l’unica. L’ex Roma sta temporeggiando con il Marsiglia perché spera nel Milan, anche per una volontà personale di riscatto in Italia dopo l’esperienza giallorossa. Sembra invece sfumata l’idea Amorim che, una volta scartato dal Liverpool, pare abbia promesso allo Sporting che resterà. Considerando che Thiago Motta è quasi certo alla Juventus, il mosaico delle grandi del prossimo anno è praticamente completo, con il Bologna che potrebbe puntare su Italiano e la Fiorentina che sta pensando ad Aquilani e Palladino.