Formula 1
Newey alla Ferrari, rumors su Leclerc: che fine rischia di fare
Proviamo a immaginare il futuro prossimo della Ferrari. Lo facciamo mentre a Miami stanno girando sul circuito più insulso del mondiale, quello realizzato attorno all’Hard Rock Stadium, le monoposto inseguitrici della Red Bull di Max Verstappen. Una lepre che perde soltanto se si ferma per guai meccanici, come in Australia, altrimenti fa vedere il posteriore della RB20 a tutti.
Oggi il programma del gran premio della Florida prevede la Sprint Race alle 18 e le qualifiche alle 22 mentre il gran premio si corre domani sera alle 22 (tutto in diretta Sky e TV8).
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Il futuro di Maranello, dicevamo. Meglio quello: il presente, malgrado le tute azzurre stile pigiamino e la striscia dello stesso colore sulla livrea cerchino di creare un effetto novità, è sempre un po’ malinconico.
Leclerc e Sainz ce la mettono tutta nel promettere alla legione dei fans delle Rosse “una domenica all’attacco” ma il copione si annuncia poco incoraggiante per la SF-24 che non si sta certo dimostrando una monoposto azzeccata. Serve Adrian Newey per quello, dicono tutti. E il geniaccio della Formula 1 è dato in arrivo a Maranello da aprile 2025, avendo ottenuto da Chris Horner la possibilità di non sottostare al “gardening”, ovvero alla regola che vuole un ingegnere in stand-by per un anno se cambia squadra. Newey diventerà il superconsulente della Ferrari dalla prossima primavera, darà qualche consiglio per la nascitura SF-25 ma realizzerà la Rossa del 2026, quella con Lewis Hamilton al volante.
L’investimento (40 milioni di euro al sette volte iridato e 15 a Newey) vale la scommessa che John Elkann ha fatto: con questa coppia esplosiva la Ferrari del 2026, allorché le regole cambieranno e le monoposto dovranno avere un motore ibrido al top per sfruttare al meglio le benzine ecologiche imposte dalla Fia, non si potrà più sbagliare. E con Newey ai boxe Hamilton al volante, decisissimo a riprendersi l’ottavo titolo mondiale che gli venne scippato ad Abu Dhabi nel 2021, il futuro pare rassicurante.
Chi trema al solo pensiero è, però, Leclerc: con Lewis prima guida e tutto il box al servizio dell’inglese, rischia di fare da scudiero e di essere quello che, per Lewis, era Bottas in Mercedes. Ma non era considerato un Predestinato, il monegasco? Che ieri si è affrettato a dire: «Non vedrei l’ora di lavorare con Newey», visto che il giorno prima il suo futuro coequipier Hamilton aveva invocato «un anno in Ferrari con Adrian». Verstappen invece ha smentito per ora un passaggio in Mercedes: «Sto bene in Red Bull». Ti credo, è vicino al quarto mondiale.