Don Camillo e Biscione
Inter, la bandiera dello scudetto scatena la lite tra il sindaco e il parroco
Don Camillo e Peppone si scornavano per una campana da suonare a morte nel piazzale di Brescello. Il parroco avrebbe voluto funerali in chiesa per un giovane comunista morto in un incidente in moto, mentre il sindaco voleva per quel giovane, fatalmente scomparso, un rito laico ma con il suono della campana: «Lo avrà, ne monteremo una proprio qui», esclamava lo Stalin emiliano. Storie di Guareschi, storie di un’Italia del dopo-guerra dove baffi lunghi, tenuti fermi rigorosamente con la cera da massaggiare sulle punte, si scontravano con i lunghi abiti talari neri in caldissime estati della bassa reggiana. Ed è proprio da un'altra bassa, quella padovana, che arriva una storia che appartiene per il colore e per le voci al secolo scorso, a quel mondo franco dove le cose si risolvevano faccia a faccia sotto l'orologio del campanile. (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente a Liberoquotidiano.it e leggi l'articolo integrale di Ignazio Stagno