Sfottò
Inter, lo sfottò al Milan: Dumfries imbraccia lo striscione contro Theo Hernandez
Non ci sarebbero duvuti essere sfottò verso i cugini del Milan. Niente Calhanoglu bis a parti invertite. Eppure, se le erano giurate già da qualche derby a questa parte. Durante la stracittadina che ha consegnato il 20esimo scudetto all'Inter la tensione è scoppiata e ne è uscita una maxi rissa. Theo Hernandez e Denzel Dumfries, le frecce delle fasce rossonere e nerazzurre non si amano, è cosa nota. Entrato da pochissimo in campo, l'olandese si è azzuffato con l'esterno del Milan ed entrambi sono stati espulsi. Una giornata di squalifica a testa e squadre in 10 nel finale. Ma il cartellino rosso non è bastato a rovinare la festa del terzino interista.
I festeggiamenti vanno avanti da giorni e, dopo la vittoria contro il Torino a San Siro, è partito il corteo nerazzurro verso piazza Duomo. I giocatori della seconda stella neroblu hanno sfilato per le vie di Milano su un grande pullman scoperto, immersi in una marea umana di tifosi. In 100 mila per le vie della città a tributare nel modo migliore i risultati raggiunti dalla squadra. Cori, bandiere, fumogeni e striscioni. Si è visto di tutto nella grande festa dell'Inter. Un cartellone in particolare non è però passato inosservato, tanto che Dumfries ha deciso di "rubarlo" a un tifoso e mostrarlo a tutti i tifosi.
L'immagine è tratta da Gta, un famosissimo videogame, e modificata per l'occasione: il padrone che tiene per il guinzaglio il suo cane. Peccato che al posto del viso dell'uomo ci fosse quello di Dumfries e al posto della faccia del cane, quella di Theo Hernandez. Il messaggio è chiaro: "qui comando io". Quando il giocatore dell'Inter ha imbracciato lo striscione, è partito un tripudio di cori e sfottò verso il cugino rossonero. Sui social invece, Dumfries si è presto trasformato nell'idolo della festa.