Oltre i limiti

Sinner, nel box di Rune c'è Mimmozzo. Insulti a Jannik: "Crucco"

"Nel box di Holger Rune c'è Mimmozzo, famoso su un Instagram perché parla di scommesse sul tennis. Il problema? Spesso nelle sue storie possiamo trovare pesanti insulti contro Jannik Sinner". Nel corso dei quarti di finale di Montecarlo vinti dall'italiano contro il danese molti hanno notato il tifo caldissimo a favore del "bambinone viziato", uno dei giocatori meno amati del circuito Atp a causa dei suoi atteggiamenti spesso provocatori e sopra le righe. 

Nelle ore successive, esplode il caso: rilanciato da una pagina di X dedicata a Sinner, con tanto di foto delle tribune del Principato in cui compare proprio l'influencer italiano anti-Jannik. "Nelle stories di costui si vede una chat di ieri con la madre di Rune in cui si accordano per dei biglietti ('Full energy, guys!'), quindi erano nel box per quello. Difatti mi sembrava strano che il ragazzo avesse quel tifo chiassoso. Di solito lo odiano tutti ovunque. Giustamente", nota un utente commentando il post.  

 

 

 

A far rumore proprio l'atteggiamento di Mimmozzo, ieri e nel recente passato sui social. In un coro pressoché unanime di sostegno entusiasta al nuovo numero 2 del ranking mondiale (che ha battuto Rune in tre set dopo la solita sceneggiata di Holger, e che oggi giocherà in semifinale contro Tsitsipas), l'influencer spiccava per i toni sarcastici e spesso offensivi nei confronti del 22enne di San Candido. 

 

 

 

Qualche esempio? "'sto crucco, il classico secchione della classe - scriveva Mimmozzo -, quello che non sbaglia mai nulla e va a dormire alle 21 e non fa niente di sbagliato". Per poi esagerare: "Ma a noi piacciono i ragazzi come Fognini, tr***e co***a e gioco d'azzardo". 

 

 

 

Parole becere, ai limiti del penale. E forse anche per questo l'influencer si è sentito in dovere di rettificare in parte, buttando tutto in caciara: "Stavo ironizzando, erano sicuramente parole forti ma è il mio mondo. Agli occhi di chi non mi conosce può sembrare eccessivo, ma era semplice ironia".