Il filo
Sabalenka, morto il fidanzato Koltsov: il precedente inquietante della scomparsa del padre
Una disgrazia, il peggiore dei drammi per Aryna Sabalenka: il fidanzato della tennista numero 2 al mondo, Konstantin Koltsov, è morto a soli 42 anni. Probabilmente un suicidio, un salto dal balcone del resort di Miami dove si trovava per seguire la bielorussa impegnata nel torneo della città, che inizierà a giorni e che nonostante la tragedia la vedrà regolarmente in campo (ma non si presterà a nessuna conferenza stampa).
Kolstov era un ex campione di hockey ha giocato per la nazionale bielorussa alle Olimpiadi invernali del 2002 e del 2010, oltre ad aver militato nei Pittsburgh Penguins in Nhl, la lega Usa e massima espressione dell'hockey a livello mondiale.
E la notizia della morte di Kolstov ha delle similitudini a tratti inquietanti con quella della morte del padre della Sabalenka, Sergey, scomparso nel 2019. Aryna era legatissima al padre, che la seguiva in tutto nella sua carriera tennista. Proprio quel lutto, spiegò la bielorussa, la spinse a dedicarsi al tennis in modo ancor più totale, con motivazioni ancor maggiori.
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E su Break Point, la serie Netflix dedicata al tennis, Sabalenka parlò della morte del padre, lo fece dopo aver vinto il titolo agli Australian Open. "Avevamo un sogno: vincere un paio di tornei del Grande Slam prima dei 25 anni. Ora ho 24 anni e non ho zero soldi in tasca", concluse. Insomma, proprio come il padre, ora se ne va Koltsov, che per la tennista era la figura più importante, probabilmente, anche da un punto di vista sportivo.