ThuLa

Inter, "Lautaro e Thuram non sono in sé": cosa è successo dopo la notte di Madrid

Una settimana da incubo quella passata dall’Inter: l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano dell’Atletico di Diego Pablo Simeone, il pari subito nel finale dal Napoli di Calzona. Non è bastato il vantaggio di Darmian, visto il pari nel finale di Juan Jesus.

Non è nemmeno apparsa la miglior versione della ThuLa composta da Thuram e Lautaro, spento dopo il pessimo rigore calciato a Madrid: "Niente che sia paragonabile, anche da lontano, al grande spreco di Champions, alla palla-qualificazione sparacchiata da Thuram o al rigore di Lautaro diventato un meme di successo, ma anche in campionato la ThuLa non era in sé — è scritto così in un’analisi su La Gazzetta dello Sport — Come se l’energia negativa della notte di Madrid fosse rimasta appiccicata alla coppia migliore del campionato. È una forza in apparenza invisibile ma, inutile girarci attorno, esiste, è reale, anche perché la delusione di mercoledì scorso è stata tremenda”. 

 

 

 

E ancora: “Ieri (domenica sera, ndr) non c’è stata la solita pioggia torrenziale di occasioni, ma sia l’argentino che il francese potevano comunque graffiare di più — è ancora scritto sulla Rosea — Anzi, in altri momenti della stagione, avrebbero graffiato di sicuro, ma questa partita, non troppo diversa da quella giocata qui contro il Genoa, ha certificato un calo fisico di tutta la compagnia: è fisiologico, certo, ma pure beffardo visto che è caduto nel momento decisivo in Champions. Dalla vera ThuLa ci si poteva aspettare di più”.

 

 

 

Thuram e Lautaro “sono una metafora dell’intera squadra: ne esaltano le virtù, ne fotografano lo stato d’animo — si legge ancora — In fondo, quella leggera cappa di negatività che si è respirata ieri a San Siro ha coinvolto tutti. Dopo la rete di Darmian, Lautaro ha usato pure il suo carisma per spingere tutto l’ambiente verso la solita strada: mulinava le braccia, chiedeva più decibel. Anche quando San Siro si è acceso, però, i nerazzurri non hanno sfondato”. Così facendo, però, “la ThuLa continua ad abbassare la sua incredibile media — si concluse sulla Gazzetta — Lautaro, 23 reti in A e il titolo di capocannoniere già blindato, non segna dal 28 febbraio contro l’Atalanta. Causa infortunio, per Thuram bisogna andare ancora più indietro: ultimo centro un mese fa, 16 febbraio, contro la Salernitana. La stella è sempre alla stessa distanza, ben visibile, mentre è meglio lasciare andare via dagli occhi e scolorire nella memoria l’immagine di Madrid"