Polemiche inutili
Jannik Sinner, la follia dopo Alcaraz: "Non dovevi tenere l'ombrello!"
Jannik Sinner è un campione di tennis e un ragazzo educato, all’antica per usare parole care ai nostri nonni. Un gentleman della Val Pusteria. All’inizio della semifinale (persa, la scorsa notte) contro Alcaraz a Indian Wells ha dato per l’ennesima volta una dimostrazione della sua gentilezza versoil mondo allorché una ragazza che nel gergo chiamano “ombrelline”, è accorsa per proteggerlo dalla pioggia e ha aperto un ombrello sopra i riccioli del ragazzo di Sesto Pusteria. Jannik, a differenza di Alcaraz che non ha mosso un dito, ha sorriso, preso in mano l’ombrello e, con galanteria, lo ha sorretto, riparando sé e la ragazza. Signori si nasce, diceva Totò.
La scena ha fatto il giro del web ed è diventata subito virale. Scendeva la pioggia e, contemporaneamente saliva la simpatia per il gesto di Sinner. Da parte di quasi tutti: con sgomento, difatti, a semifinale giocata e persa, abbiano notato come Jannik sia stato impallinato da certe pecore da tastiera che, trincerandosi dietro la facciata di “femministe della domenica”, lo hanno (eufemismo) stigmatizzato. Roba da non crederci, sentite un po’ cosa è emerso dal web. Tal “sem” verga le seguenti note: «Mi pare la solita esaltazione a cazzo di Sinner che va tanto di moda. Ci fanno notare quanto sia caruccio modesto e non sessista rispetto a quel bruto maschilista di Alcaraz (come se la raccattapalle non fosse lì appositamente per reggere l’ombrello)». M. J. Rincara la dose: «Se fai il maschio alpha, ti comporti da patriarcale retrogrado e da cis eterosessuale che fa il marpione con le ragazze è normale e giusto che poi perdi».
Affidando a chi ha buon senso un giudizio equilibrato su queste tristezze, passiamo a parlare soltanto di tennis, rassicurando tutti che Jannik non è stato minimamente scalfito da queste corbellerie: vive racchiuso nel suo sano mondo fatto di sport e vita bella e, in questo momento, starà pensando solo ai motivi che lo hanno visto ko contro l’amico-nemico Alcaraz. La notte scorsa, sul cemento veloce di Indian Wells, Carlitos lo ha battuto: Sinner ha vinto il primo set (6-1), poi è crollato nel secondo (3-6) e terzo (2-6), giocando punto stellari ma, complice un dolce al ginocchio, non più in grado di frenare il tennis meravigliosamente frenetico dello spagnolo. In finale contro Medvedev è finito Carlitos. «Alcaraz ha meritato, si muove molto velocemente e non è facile giocare contro di lui, perché può farlo con molti effetti sul cemento. Nel terzo set sono caduto e mi sono fatto male al gomito, prima c’era stato anche un piccolo problema al ginocchio sinistro che mi si è bloccato. Ma non sono scuse, ha giocato meglio», ha detto con enorme sincerità Sinner Jannik Sinner tiene l’ombrello alla ragazza addetta all’ombrello: gesto galante che ha scatenato la furia social delle femministe (AFP) che ha interrotto a 19 (17 nel 2024) la striscia vincente e non è riuscito a salire al numero 2 del ranking mondiale, ancora nelle mani di Alcaraz.
I due si rivedranno a Miami, per il secondo 1000 sul cemento americano. Il torneo per loro comincia mercoledi. Data l’assenza di Novak Djokovic, Alcaraz e Sinner saranno le prime due teste di serie e un nuovo confronto potrebbe avere luogo solamente in finale (domencia 31 marzo). In Florida non piove quasi mai e difficilmente ci sarà bisogno di “ombrelline”. Le pecore da tastiera possono stare tranquille e prepararsi a tacere, esercizio nelle quali danno il meglio di loro stesse.