Al Maradona
Il Napoli batte la Juve: Raspadori, gol scudetto... per l'Inter
Vittoria d'orgoglio per il Napoli, sconfitta e recriminazioni per la Juventus. I campioni d'Italia in carica, almeno ancora per qualche mese, ritrovano lo spirito battagliero di un tempo e piegano 2-1 i bianconeri: al Maradona decide un gol nel finale di Raspadori tutto rabbia e furore. La squadra di Calzona si rimette in corsa per l'Eurozona continuando a tenere vive le speranze di un posto Champions.
Per carattere, sacrificio e coraggio la risposta è stata totale con tanto di bottino pieno. In vantaggio con Kvaratskhelia sul finire del primo tempo, gli azzurri hanno contenuto gli assalti arrembanti ma sterili di una Juventus troppo imprecisa in fase di costruzione ma capace di trovare il guizzo giusto con Chiesa all'81' per il pareggio. Ma il Napoli puntava al bersaglio grosso e dopo aver aumentato il ritmo si è presa la vittoria con la forza grazie alla rapidità di Raspadori, il più lesto a respingere in rete il pallone respinto da Sczescny sul calcio di rigore sbagliato da Osimhen.
Tre punti pesanti che portano il Napoli a 43 punti, a meno quattro dal quinto posto, avvicinandosi all'Atalanta. Per la Juve una battuta d'arresto, la terza nelle ultime cinque partite che mette a rischio la seconda piazza. E l'Inter A +12 (in caso di vittoria contro con il Genoa lunedì sera in casa sarà +15)può preparare la festa scudetto.
Partita vivace giocata a ritmi alti fin dai primi minuti con entrambe le squadre che non speculano ma cercano di affondare il colpo con azioni in verticale. Nella Juve è Vlahovic il più pericoloso. Il serbo è protagonista di almeno tre occasioni da rete, tra cui un palo colpito al 34' con un tocco sotto da posizione defilata. Ma è il Napoli, ben schierato in campo e capace di non perdere mai la linea, a portarsi in vantaggio con un tiro al volo di Kvaratkshelia al 42' che beffa Szczesny dopo una respinta non perfetta di Bremer. La Juve ha subito la chance di pareggiare con Vlahovic che di sinistro, dopo un pressing alto di Rugani abile nel rubare palla a Traorè, spreca l'assist facendo evaporare una ottima opportunità. Nella prima frazione la Juve concede spesso il possesso palla ma quando prova ad affondare lo ga con grande aggressività ma poco precisione Nella ripresa la Signora insiste, ci prova prima con Cambiaso che riceve dalla destra e da ottima posizione calcia altissimo, e òpoi ancora con Vlahovic che riesca concludere di prima da posizione defilata trovando però l'opposizione di Meret.
Il Napoli gestisce con tanto possesso palla senza però prendersi troppo pericolosa. Al 65' Calzona vede sofferenza nella costruzione, si affida alla panchina e fa entrare Ostigard, Zielinski e Raspadori al posto di Rrhamani, Traorè e Politano. La Juve risponde con Weah, Nonge Boende e Yildiz al posto di Iling Junior, tre sostituzioni che danno più vigore alla Signora che all'81' con una rasoiata trova il pareggio. Il Napoli alza improvvisamente il ritmo, aumenta l'intesità degli interventi e dopo quattro minuti Osimhen si costruisce un calcio di rigore: il nigeriano viene ostacolato in area da Nonge che entra in maniera scomposta e dopo il consulto del Var l'arbitro assegna il penalty. Osimhen sbaglia ma Raspadori sulla respinta è il più lesto e fa centro. La Juive ha ancora una chance nel finale per riacciuffare il pareggio con Rugani che da ottima posizione prova a correggere in rete dentro l'area piccola una conclusione di Yildiz. Il Napoli può festeggiare, la Juve torna a casa con tanto rammarico.