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Jannik Sinner, amara sorpresa dopo la vittoria: chi gufa su di lui

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Roberto Tortora
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Mai porsi limiti e sguardo sempre proiettato al futuro: è il mantra di Jannik Sinner che, ora che ha compiuto il salto di qualità vincendo gli Australian Open, ha ben chiaro in mente il suo scopo. Scalare la vetta del ranking il più possibile, cominciando a rosicchiare il terzo posto di Medvedev, l’avversario rimontato e sconfitto a Melbourne, e puntare poi i mostri sacri Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Per farlo, però, il ragazzo di San Candido deve limare le lacune che ancora lo affliggono, soprattutto sulla terra rossa. La superficie, cioè, del Roland Garros, più lenta rispetto ad erba e cemento e sulla quale Sinner fatica di più a rispondere velocemente come sa fare.

Dopo il trionfo alla Rod Laver Arena, la quotazione di Sinner per un trionfo al prossimo Slam, pare proprio Parigi (cit.), è scesa, per i bookmakers, da 11 a 5,5. Nonostante ciò, le agenzie di scommesse ben conoscono le attitudini sul campo del tennista altoatesino che, per questo, viene piazzato solo al terzo posto nelle graduatorie di possibilità di alzare il trofeo al Philippe-Chatrier. Sinner è a pari merito con Rafa Nadal, nonostante l’età e i problemi fisici dello spagnolo che, comunque, è il tennista più vittorioso di sempre in Francia con 14 titoli. Alcaraz e Djokovic, i primi due della classifica ATP, hanno il doppio delle possibilità di Sinner, a oggi, di vincere il torneo.

 

 

Lo spagnolo ha una quota che oscilla tra 2,25 e 2,75, mentre il serbo, campione in carica, tra 2.5 e 3. Sinner, intanto, procede step by step, con il torneo di Rotterdam e i prossimi appuntamenti a Indian Wells e Miami che potrebbero già regalargli il sorpasso sul terzo gradino del podio su Medvedev. Ottenesse, poi, risultati importanti nei Masters 1000 sulla terra rossa prima del Major parigino (Monte Carlo, Madrid e Roma), allora sognare l’impossibile non sarebbe proibito: scalzare Djokovic dalla vetta del tennis mondiale.

 

 

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