Mai mollare

Juventus, operazione-rimonta: nuovi acquisti e Champions, le carte di Allegri

Federico Strumolo

La Juventus sta vivendo i giorni più delicati della sua stagione. Perché se perdere lo scontro diretto nella lotta scudetto contro l’Inter fa male alla classifica, non è nulla in confronto al contraccolpo psicologico che la delusione di San Siro potrebbe causare nella mente dei giocatori bianconeri, nonché dell’intera piazza. Per fortuna della Vecchia Signora, a gestire la situazione ci penserà un allenatore esperto come Massimiliano Allegri, che nella sua lunga carriera ne ha viste tante e ha certamente le spalle larghe per gestire un momento tanto complicato.

E se è vero che le vittorie fanno felici ma le sconfitte fanno crescere, è sicuro che il tecnico livornese proverà a prendere al volo l’occasione per far maturare il gruppo, così da giocarsi le ultime carte nel discorso scudetto. D’altronde, l’Inter sarà anche uscita rafforzata dalla notte del Meazza (e già era considerata la grande favorita per la vittoria finale), ma la classifica parla di un distacco di soli 4 punti (che possono diventare 7, nel caso in cui i nerazzurri dovessero superare l’Atalanta nel recupero in programma il 28 febbraio).

 

 

EREDITÀ - Insomma, bastano un paio di passi falsi della formazione di Simone Inzaghi per tornare a sognare quel tricolore che alla Signora manca dalla stagione 2019/20. Annata in cui al timone c’era Maurizio Sarri, chiamato a Torino per raccogliere l’eredità proprio di Massimiliano Allegri, il quale aveva conquistato invece i precedenti cinque scudetti (ma non convinceva più, in particolare, per la proposta di gioco, considerata antiquata da una parte della dirigenza). Questo a ricordare che l’allenatore bianconero non è certo l’ultimo arrivato, nonostante le tante e troppe critiche ricevute negli ultimi anni (come spesso gli è accaduto nella sua carriera). Il suo ritorno in panchina non è stato dei più semplici, è vero, ma dopo due annidi purgatorio, tra il quarto posto della stagione 2021/22 e la quinta posizione dell’anno scorso (ma senza la penalizzazione di 10 punti sarebbe stata terza posizione alla pari proprio dell’Inter: Allegri avrebbe quindi meritato la qualificazione in Champions, al posto del Milan quinto sul campo), ora il lavoro dell’allenatore toscano sta dando i suoi frutti. E nessuno, ai blocchi di partenza, si sarebbe aspettato di vedere la Juventus in piena corsa per il tricolore a febbraio.

A offrire un assist alla causa juventina nella volata scudetto, poi, potrebbe pensarci nientemeno che la Champions League, che toglierà parecchie energie fisiche e mentali ai nerazzurri. L’Inter, infatti, ha i mezzi per arrivare fino in fondo anche quest’anno, l’ottavo di finale contro l’Atletico Madrid è alla portata di Inzaghi, e Lautaro Martinez e compagni potrebbero lasciare qualcosa per strada proprio in campionato. L’unica distrazione di Allegri, invece, sarà la Coppa Italia, competizione in cui il tecnico potrà però far giocare qualche seconda linea, evitando pericolose rotazioni in serie A. Dopotutto, se Allegri schiera la formazione titolare sa di poter macinare punti su punti in campionato, come dimostrato dal rendimento della sua Juventus in questa stagione, in cui, Coppa Italia compresa, sono arrivate ben 18 vittorie e 5 pareggi a fronte solamente di 2 sconfitte (oltre a quella con l’Inter, c’è il ko contro il Sassuolo; neroverdi capaci peraltro di battere anche i nerazzurri).

 

 

PRESSIONE - Continuando così, insomma, la Juventus rimarrebbe in scia all’Inter, mettendole pressione e puntando allo scherzetto in primavera. È chiaro che Allegri avrà anche bisogno delle sue stelle, in particolare di Dusan Vlahovic, trascinatore dei bianconeri per larghi tratti della stagione. Il serbo ha steccato lo scontro diretto contro l’Inter, innervosendosi fin dall’inizio e mancando conseguentemente di lucidità, ma i 12 gol segnati in campionato lo rendono tra i principali motivi per cui a Torino possono ancora sognare in grande. E se il centravanti deve immediatamente dimenticare le cattive sensazioni di San Siro, non deve invece farlo il gruppo, che dovrà provare a ripartire dal secondo tempo della sfida contro l’Inter, in cui la Juventus ha provato ad alzare il baricentro, spaventando l’avversaria. E chissà che un apporto non possa arrivare anche dal mercato, che ha portato in bianconero Tiago Djalò, per la difesa, e Carlos Alcaraz, a rinforzare il centrocampo. Due pedine in più per Allegri, che non vuole mollare il sogno scudetto.