Ma dai!

Jannik Sinner, la telefonata a mamma finisce subito: "Non volevo disturbare"

Tutta l'umiltà di Jannik Sinner in una sola confessione. Dopo aver vinto gli Australian Open, primo italiano nella storia (e suo primo titolo in uno Slam, a soli 22 anni), e dopo aver commosso il mondo ringraziando mamma e papà a botta calda, subito dopo la finale vinta contro il russo Daniil Medvedev, il ragazzo di San Candido ha rivelato di non aver voluto "disturbare" mamma Siglindepapà Hanspeter, già rientrati in Italia, nel momento fin qui più importante della sua carriera. 

La famiglia lavora nel Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina. E' cosa nota che la mamma di Sinner, quando gioca il figlio, per scaricare la tensione in lunghe passeggiate. Intervistato da Eurosport dopo il match-capolavoro, Jannik ha ammesso: "Non lo so se ha passeggiato, l’ho chiamata velocemente però era con gli amici a festeggiare". Telefonata durata però molto poco: "Ha ignorato la mia chiamata? No no, non è che ha ignorato però comunque non ho voluto rovinare la festa". Proprio lui, il festeggiato.

 

 

 

Un esempio di umiltà confermato dalla risposta alla domanda su cosa cambi da oggi: "Come mi sento dopo lo Slam? Come prima… è un successo veramente importante per me, per la mia carriera e per il mio team però non cambia niente di quello che sono. Sono un ragazzo abbastanza semplice e quindi non vedo l’ora di ripartire con il lavoro".

 

 

 

Dopo l'apoteosi alla Rod Laver Arena di Melbourne, il primo pensiero del tennista italiano è andato subito ai genitori: "I miei genitori mi hanno insegnato valori importanti, soprattutto fuori dal campo e quindi sono straordinari, non vedo l'ora di rivederli e abbracciarli perché non ho mai parlato così in modo aperto di loro, ma ho aspettato un momento importante della mia carriera per fare notare una cosa bella", ha ammesso al Tg1. "Un anno non volevo giocare tanto a tennis, loro mi hanno detto 'nessun problema, finché sei felice va tutto bene', la pressione che mi hanno tolto è stata enorme".