Leggende

Sinner, si inchina anche Nicola Pietrangeli: "Ora non rompete le scatole"

Uno Jannik Sinner talmente strepitoso da convincere anche Nicola Pietrangeli ad alzare idealmente "bandiera bianca" e riconoscerne il valore assoluto. 

Al di là delle irone, il mondo del tennis italiano e mondiale si inchina davanti all'impresa del 22enne di San Candido, capace di superare 3-1 il numero 1 Nole Djokovic e volare in finale agli Australian Open, la sua prima in carriera uno dei 4 tornei del Grande Slam. 

 

 

 

La consacrazione forse definitiva, visto il livello espresso dal "rosso". E Pietrangeli, gloria della nostra racchetta mai tenerissimo nei confronti dei suoi possibili eredi, applaude. "Jannik è stato impressionate, ha giocato un livello di tennis pazzesco. Siamo di fronte a un campione vero, che ha solo 22 anni e che ci darà grandissime soddisfazioni, speriamo già da domenica in finale". 

 

 

 

"Ora ha battuto il numero uno del mondo e diventa l'uomo da battere - sottolinea ancora il 90enne ex capitano dell'Italia in Davis -, per questo aumenteranno le pressioni ma ha di sicuro la capacità di sopportarle. Per come ha giocato non solo a Melbourne ma negli ultimi 4-5 mesi ora è il più forte al mondo. La finale? Avrà un avversario tosto sia che arrivi Medvedev sia che arrivi Zverev ma se gioca come oggi vince". "Abbiamo in Italia un grandissimo campione, non rompiamogli le scatole se dovesse perdere qualche partita in futuro", conclude il due volte vincitore del Roland Garros, che lo scorso ottobre aveva pizzicato Sinner: "Può anche diventare il numero uno ma riparliamone quando avrà ottenuto i miei risultati...". Commento che aveva provocato un certo gelo tra i due.

 

 

 

Jannik è il quinto giocatore italiano di ogni epoca a qualificarsi per una finale dello Slam. Proprio Pietrangeli è il solo azzurro ad averne giocate più di una, 4 per l'esattezza, e tutte al Roland Garros vincendone 2 e perdendone altrettante. Sinner si mette in coda a Giorgio De Stefani (una al Roland Garros battuto ta Cochet), Adriano Panatta (una al Roland Garros dove superò Solomon) e Matteo Berrettini (una a Wimbledon dove fu sconfitto da Djokovic). E' la prima volta nell'era del computer che un giocatore italiano batte il numero 1 del mondo in un torneo del Grande Slam.