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Jannik Sinner, profezia Puppo: "Dove Djokovic è meglio di lui"
“La vittoria di Sinner contro Rublev? A un certo punto ho pensato ‘Stai a vedere che due volte Rublev batte Sinner per ritiro’, sarebbe stato una rogna clamorosa affrontare un’altra situazione simile. Non è una cosa muscolare fortunatamente, che era la cosa che preoccupava tutti. Sicuramente starà attento la prossima volta a quello che ordina”.
Commenta così il giornalista e telecronaca di Eurosport per il tennis, Dario Puppo, commentando la vittoria del 22enne altoatesino contro il russo nei quarti di finale degli Australian Open. Ora Jannik se la vedrà contro Nole Djokovic in finale, dopo averlo battuto in Coppa Davis a dicembre: “Jannik lo aveva detto anche alle Finals (nei gironi, prima di perdere contro la finale, ndr) — le parole di Puppo — Il suo privilegio di affrontare Djokovic è quello di imparare e mettersi alla prova, capire se dopo averlo battuto la prima volta le sue possibilità migliorano o comunque cosa succede dall’altra parte del campo“.
Contro Rublev, Sinner è stato bravissimo a rimontare nel tie break del secondo set, sotto 5-1, per vincere così 7-5: “Sulla partita l’aspetto più straordinario è il discorso delle palle break — le parole di Puppo — Quando cancelli in quel modo tutti quei break point, smonti proprio la convinzione di un giocatore come Rublev che vive male soprattutto quel momento del torneo negli Slam, visto che non è riuscito a superare lo scoglio dei quarti in dieci situazioni. Se da una parte il tie-break del secondo è stato decisivo, però la costante di Sinner è stata indubbiamente l’abilità di utilizzare bene il servizio. In particolare con il russo, che è stato ingenuo ad affrontare certe situazioni in risposta sulla seconda al corpo”.
Sinner sarà pronto alla battaglia contro Djokovic, che ha vinto in quattro set con Taylor Fritz: “Probabilmente non sarà l’ultima volta che Sinner arriverà alle semifinali di uno Slam senza perdere un set — le parole di Puppo — Continuo a pensare che Wimbledon sia un bellissimo terreno di caccia per Jannik, soprattutto quando Djokovic si farà da parte. Io vedo davvero molto bene Sinner a Wimbledon, ma anche nei due Major sul cemento“. Sulle chiavi tattiche della semifinale con Nole per Sinner: “Credo che banalmente la partita si giocherà sui fondamentali di inizio scambio — conclude il giornalista — Jannik dovrà rispondere ancora meglio e sarà importante il suo servizio. Il problema è che si scontrano proprio le due forze principali in risposta, ma in battuta forse il serbo ha qualcosa in più rispetto a Jannik. L’azzurro dovrà servire benissimo nei punti importanti. Il fatto di Djokovic che non ha mai perso in semifinale ed in finale a Melbourne, fa diventare l’impresa di Sinner davvero mostruosa“.