La marcia

Australian Open, Sinner batte anche Rublev: inarrestabile. Ora la semifinale con Djokovic

Immenso, inarrestabile Jannik Sinner: per la prima volta in carriera è in semifinale agli Australian Open, il primo slam di questo 2024. E l'obiettivo dell'altoatesino è uno soltanto: la vittoria finale. Jannick liquida anche il russo Andrej Rublev, in tutto in tre set: 6-4, 7-6, 6-3. Ancora una volta Jannick non concede neppure una partita, così come non la ha concesso fino ad ora nel corso dell'intero torneo.

Ma a dispetto del risultato, la partita non è stata affatto semplice. Per due ragioni: la prima il ritardo mostruoso con cui è iniziata (circostanza che favorisce Novak Djokovic, che incontrerà in semifinale); la seconda i guai fisici che lo hanno tormentato durante la partita. In ogni caso, la prova di Sinner è stata superlativa, pazzesca. Una dimostrazione di potenza tennistica impressionante. Il momento clou il tiebreak del secondo set, dove l'italiano si trovava in svantaggio per 1-5. Dunque sei punti consecutivi, uno più bello dell'altro, e la vittoria della seconda partita, momento decisivo per lo sviluppo del match.

Come detto, Sinner ha accusato problemi fisici agli addominali, tanto da ricorrere a un "medical timeout", una sospensione della partita per ricevere le cure. Il tutto, bene sottolinearlo, prima dwel tie-break. Per il numero 4 al mondo, una partita impressionante: mai una sbavatura, mai un cedimento. Tanto che lo stesso Rublev, al termine del tie-break, sembrava sopraffatto da quanto fatto da Jannick, oltre che stupito e amareggiato per l'occasione persa e il vantaggio sprecato.

Sinner ha messo in mostra variazioni tecniche inedite, oltre a una lucidità e una freddezza da campione assoluto: accelerazioni e ripartenze, nonostante gli acciacchi fisici. Notevole anche l'altra piccola rimonta, al sesto game del terzo set: Rublev serviva sul 40-15, Jannick infila quattro punti di fila, strappa il break e di fatto chiude l'incontro. Ora la finalissima contro Djokovic, il maestro, il numero 1 che Jannick ha battuto in Coppa Davis ma da cui è stato piegato agli Atp Finals di Torino, all'ultimo atto. La partita che tutti attendevano.

Infine, un accenno alle polemiche: Sinner ha chiuso la partita dopo l'1 del mattino, ora di Melbourne. Djokovic al contrario ha posato la racchetta dopo aver battuto Taylor Fritz alle 20.30. Insomma, Nole avrà molto più tempo per riposare, anche perché per l'altoatesino prendere sonno, dopo un match come questo, è una "missione impossibile". Il punto è che gli organizzatori degli Australian Open, per ragioni televisive, hanno messo a punto un tabellone che vede sempre in campo Djokovic nel momento di massimo ascolto televisivo, tutto ciò a discapito di Sinner, in campo sempre dopo il serbo. Una circostanza fatta notare polemicamente anche da John McEnroe. Insomma, Jannick dovrà fare i conti con tempi di recupero brevissimi, quasi disumani. Ma ora, ne siamo certi, penserà a tutt'altro.