Fenomeno

Australian Open, Jannik Sinner mostruoso: lo scambio, come annichilisce Baez

Roberto Tortora

È uno Jannik Sinner maturo e dominante quello visto fin qui agli Australian Open, a conferma che l’inizio del 2024 ricalca già le gesta della fine del 2023. Contro l’argentino Sebastian Baez, numero 26 del seeding, è arrivata al terzo turno una vittoria in tre set (6-0; 6-1; 6-3) in 1 ora e 52 minuti di gioco, che regala al tennista altoatesino gli ottavi di finale contro il russo Karen Chačanov, vittorioso a sua volta sul ceco Tomáš Macháč.

Al termine del match, Sinner è parso molto sicuro di sé: "Mi sento benissimo. Sono molto felice di come sto, adesso vediamo come andrà nel prossimo turno. Rispetto all'anno scorso - ha aggiunto - il campo è più lento e i rimbalzi sono più alti. Mi sono adattato a queste condizioni e credo di aver giocato bene. Voglio ringraziare gli italiani che mi stanno seguendo in televisione di notte".

 

 

 

Fin dall’inizio, la gara contro Baez ha avuto un copione unico, in cui Sinner ha tenuto sempre l’avversario sulla difensiva, costringendolo a forzare le risposte ben oltre la linea di fondo. Il primo set è quasi un aperitivo per Jannik, che non concede nemmeno un game all’avversario.

 

 

 

Nel secondo game del set successivo l’argentino ha un sussulto d’orgoglio, ma poi torna a far fatica contro un Sinner autorevole che gli strappa il servizio nel quarto game e non torna più indietro, vincendo agevolmente 6-1.

 

 

È nel terzo che Baez prova a salvare la faccia, portandosi addirittura sul 2-1 grazie a qualche regalo di troppo di Sinner. Il numero 4 del ranking piazza, così, il break decisivo nel quinto game e comincia a gestire la gara, piazzando colpi precisi a raffica. Nemmeno il servizio a favore per restare nel match riesce utile a Baez, che perde 6-3 dopo 51’ del set più lungo. Illegali alcuni scambi dell’altoatesino che, come scrive un utente su X, sembra quasi voler allenare l’avversario, piazzando alternativamente un diagonale a sinistra e uno a destra per tastare le risposte di Baez, in netta difficoltà a tenere il ritmo. Ora c’è Kachanov, il sogno Slam di Sinner comincia a farsi interessante.