Toro ko
Lautaro Martinez infortunato, il gesto che manda in tilt Inzaghi e Inter
Un’Inter eliminata e… scornata, è quella uscita da San Siro dopo 120 minuti di lotta contro il Bologna, bestia nera di Simone Inzaghi in questa stagione. Eliminata dalla Coppa Italia e “scornata”, perché il suo leader, Lautaro Martinez, il toro di Bahìa Blanca, è uscito al minuto 98 a causa di un problema muscolare all’interno della coscia sinistra.
Mentre lasciava il posto a Mkhitaryan, Lautaro ha lasciato trasparire un’evidente smorfia sul viso, segno del disappunto per il dolore. Una volta in panchina, lo staff medico dell’Inter lo ha assistito fasciandogli la coscia. Una volta finita la partita, a capo chino, ha abbandonato il campo zoppicando. Insomma, una serata decisamente no per Lautaro, che al 65’ aveva anche sbagliato un calcio di rigore, facendosi ipnotizzare da Ravaglia, il vice di Skorupski che si sta prendendo la scena con prestazioni sempre più convincenti.
Appare scontata, a questo punto, la sua assenza nella gara di sabato prossimo contro il Lecce, sempre al Meazza, Inzaghi spera di recuperarlo dopo Natale per la gara del 29 dicembre a Marassi contro il Genoa. L’Inter, infatti, ha un organico di tutto rispetto, ma, soprattutto in attacco, le alternative Arnautovic e Sanchez per ora hanno convinto poco rispetto alla collaudata coppia titolare composta da Thuram e, appunto, Lautaro Martinez, la “Thu-La”. L’argentino ha segnato 15 gol in 16 gare di Serie A, 29 gol nell'anno solare, il francese 7 reti in altrettante sfide di campionato. In totale, 22 gol insieme, basti pensare che Arnautovic e Sanchez, invece, hanno collezionato appena 3 gol in due e soltanto in Champions League, rimanendo ancora a secco in campionato.
Fondamentale, dunque, che Simone Inzaghi debba rinunciare al suo capitano per il più breve tempo possibile, anche perché gli impegni si accumulano. Dopo la Coppa Italia, infatti, ci sarà la Serie A che non darà tregua nemmeno a Natale e, da metà gennaio in poi, la nuova Supercoppa italiana in Arabia Saudita aggiungerà almeno 1 o 2 partite in più che costringeranno l’Inter a giocare più di altre, sicuramente più della Juventus diretta rivale per lo Scudetto. Avere i big a disposizione è, per Simone Inzaghi, non un vezzo, ma una necessità.