Ma si può?
Andrey Rublev, raptus sul campo da tennis: si arrampica sulla sedia dell'arbitro
L'Ultimate Tennis Showdown fa arrabbiare tutti, da Holger Rune a Andrey Rublev. Il russo numero 5 del ranking Atp sembra quello che ha preso peggio il format rivoluzionario del torneo di esibizione andato in scena a Londra per il gran finale.
Quattro quarti da 10 minuti, due punti a testa in servizio, vince chi fa più punti in quarti di otto minuti di gioco ciascuno (senza i tradizionali "15") e soprattutto interazione costante con il pubblico, con tanto di auricolare e microfono. E così gli sfoghi rabbiosi durante e dopo i match diventano uno spettacolo nello spettacolo. Anche perché i giocatori sembrano fare poco o nulla per "contenersi". Se il danese Rune ha parlato espressamente di "spettacolo di m***a" contestando la formula a tempo, Rublev ha fatto qualcosa di più, e di peggio: è arrivato quasi alle mani con il povero arbitro.
Proprio nella gara con Rune (l'ex bestia nera dell'azzurro Jannik Sinner), il tennista nato a Mosca 26 anni fa ha pesantemente contestato una svista del giudice di sedia. Tra le bizzarrie per dare "pepe" alle partite, il regolamento prevede che ogni giocatore possa giocarsi una carta rischiatutto, "il prossimo punto conta tre".
Quando Rublev si gioca il jolly e mette a segno il punto, l'arbitro (che non aveva visto la richiesta del russo) ne assegna solo uno. A questo punto Andrey si avvicina minaccioso alla sedia, ci si arrampica e sventola sotto il naso del giudice le tre dita, arrivando a pochi millimetri dal volto dell'arbitro. Per la cronaca, alla fine Rublev è stato sconfitto da Rune ma per fortuna ha evitato di predersela con il terzo incomodo.