Panchine girevoli
Juve-Allegri, rottura insanabile: l'addio del mister, bomba del Corsport
La Juventus "a corto muso" di Massimiliano Allegri, nonostante i mugugni di parte della tifoseria, tiene. Eccome se tiene: seconda in campionato, ad ora appare l'unica rivale consistente dell'Inter nella sfida per lo scudetto, per quanto a novembre sia davvero troppo presto per arrivare a delle conclusioni.
Per certo, come ricorda Il Corriere dello Sport, questa Juve - quella del post-caso plusvalenze e che è scaturita dall'addio di Andrea Agnelli - è un'altra realtà rispetto a quella del passato: crepe e malumori, infatti, emergono come in precedenza non avveniva mai. Una situazione che non piacerebbe molto al mister, a quell'Allegri che invece, nella Juve di Agnelli, si trovava perfettamente a suo agio.
Questi i presupposti della bomba sganciata sempre dal Corsport, secondo cui a giugno si potrebbe consumare la separazione tra l'allenatore e il club, circostanza che, scrivono "creerebbe un terremoto senza precedenti". Questo in barba al contratto fino al 2025 da 7 milioni annui: Allegri potrebbe insomma essere alla sua ultima stagione in bianconero, dopo il biennio del club tra i più complessi di sempre, tra penalizzazioni, classifiche oscillanti, doping e calcioscommesse. E l'addio di Allegri, aggiungono i beninformati, potrebbe arrivare a prescindere dalla vittoria dello scudetto.
Certo, per il mister toscano andarsene consegnando un ultimo tricolore avrebbe un sapore speciale. Per la successione, conclude il Corriere dello Sport, il nome sarebbe soltanto uno, il solito: quello di Antonio Conte. Tanto che quella recente visita a Vinovo, che Allegri per usare un eufemismo non avrebbe affatto gradito, sarebbe tutto tranne che un caso.