La serata del campione

Sinner sbriciolato: Djokovic si prende le Atp Finals

La "masterclass" di Novak Djokovic gela il pubblico di Torino: il serbo numero 1 al mondo sbriciola l'idolo azzurro Jannik Sinner e conquista le sue settime Atp Finals. Troppo concentrato, determinato, implacabile il serbo: troppo "fragile" psicologicamente prima ancora che tecnicamente o tatticamente l'altoatesino, comunque protagonista di un torneo enorme. Doppio 6-3, un'ora e 43 minuti di durata. Il commento più laconico, a match in corso, è quello di Adriano Panatta: "Così non si può giocare". 

Per larga parte della partita Djokovic è stato semplicemente perfetto: imbattibile in battuta, con un numero impressionante di ace puri e sporchi e seconde sempre ficcanti, varietà di gioco e intelligenza, furbissimo quando al servizio c'è Sinner. Il primo set è quasi una passerella (38 minuti appena), Jannik è semplicemente impotente, quasi uno spettatore privilegiato (e frustrato) in campo. Basti dire che il primo sussulto avviene sul 3-2 nel terzo set.

Il serbo va sotto 0-30, due punti di svantaggio sul proprio servizio per la prima volta in tutto il match. Poi arrivano nel medesimo game 2 palle break per Sinner. Quattro punti di fila per Nole e tanti saluti ai sogni di rimonta. La partita ora è più equilibrata, Nole si fa un po' più impreciso, il pubblico torinese torna a scaldarsi. Il settimo game del secondo set è il più lungo, combattuto, con Sinner alla battuta che più volte è sul punto di aggiudicarselo e l'avversario che imperterrito, glaciale, gli ricaccia l'urlo in gola. Finisce però con un doppio fallo di Jannik in battuta, la cui faccia spettrale e spenta è quella degli italiani che l'hanno seguito immaginando l'impresa storica.

"Primo set dominato, anche l'inizio del secondo - è il commento di Panatta su Rai 1 -. Poi dopo la partita non è stata così... Il secondo 6-3 non è giusto, Sinner poteva recuperare ma ha fatto troppi errori nelle poche occasioni che ha avuto. Oggi non era così centrato come nei giorni scorsi. Djokovic questo torneo qui l'ha visto sette volte, sono tantissime. Ma non finisce qui. Se tutto va normale ci sarà ancora Sinner contro Djokovic, la storia continua in Coppa Davis".