L'impresa
Sinner, un tennis celestiale per schiantare Djokovic: la partita che cambia tutto
Jannik Sinner supera la prova da maestro e adesso sogna davvero in grande alle Atp Finals, anche se la qualificazione alla semifinale non è ancora aritmetica e dovrà passare dal confronto di giovedì contro Holger Rune. Per la prima volta il tennista azzurro batte il numero uno al mondo Novak Djokovic, la montagna da scalare che per lui, ex sciatore, più avvezzo a misurarsi nelle discese, finora era rimasta invalicabile. Invece, dopo la sconfitta in semifinale a Wimbledon, l'altoatesino al quarto incrocio con Nole rovescia i pronostici con una prestazione solida e senza sbavature, da giocatore maturo, al termine di una battaglia di tre ore senza esclusione di colpi in cui l'azzurro ha giocato agli stessi livelli del re della classifica Atp. La vittoria di Sinner, accompagnato in simbiosi dal calore del Pala Alpitour in tutti i suoi colpi, dai momenti di estasi a quelli di difficoltà, fa rumore ma non è frutto del caso. I successi di Pechino e Vienna, dove ha battuto la terza forza del ranking, Daniil Medvedev, hanno certificato il nuovo status del giocatore venuto dalla Val Pusteria, che si candida adesso con credibilità ad arrivare in fondo al torneo dei maestri.
Nei primi due game di servizio di Nole Sinner non riesce a strappare neanche un punto, in compenso però anche l'altoatesino, complice un'ottima percentuale di prime di servizio, risponde colpo su colpo senza accusare la pressione e la tensione della sfida con il numero uno del ranking mondiale. Nel sesto game l'azzurro supera il primo momento di difficoltà, annullando una palla break e portando a casa il gioco (3-3) nonostante qualche problema al servizio. Il Pala Alpitour si infiamma, la contesa si accende e dopo i primi game poco combattuti gli scambi si allungano, con Sinner che ottiene a sua volta la prima palla break, annullata dal fenomeno serbo con l'ausilio del servizio. Nei successivi giochi Jannik il rosso continua a 'litigare' con la prima, ma un Djokovic eccessivamente falloso da fondo campo non riesce a conquistarsi altre opportunità per il break. Sul 5-5 però arriva la svolta: il robot Nole avanti 40-0 si inceppa, sul 40 pari commette un doppio fallo e applaude ironicamente il pubblico, che lo sommerge di fischi. Questa volta Sinner sfrutta la palla break e domina il game successivo, approfittando del nervosismo e del momento di appannamento del rivale, per portare a casa il set 7-5 trascinato da una striscia di nove punti di fila.
In apertura di secondo set Djokovic ritrova nervi e fiducia: si porta subito avanti (1-0), ma Sinner non concede spazi al suo avversario e pareggia subito i conti (1-1). Nel quarto game, dopo il toilet break del numero uno al mondo, l'azzurro deve superare un altro momento difficoltà quando si ritrova sotto 30-0, ma anche in questo caso non smarrisce la concentrazione e la spunta ai vantaggi dopo un ace e uno smash non banale. Anche il sesto game va ai vantaggi, ma il campioncino di San Candido trova rifugio nel servizio ed esce da una situazione complessa. Nessuno dei due contendenti riesce ad ottenere una palla break, nel delicato dodicesimo game Jannik il rosso si ritrova prima sotto 30-15 e poi sul 40 pari, grazie al servizio e a un errore da fondo di Nole si guadagna il tie-break. L'azzurro ottiene subito un mini-break sul primo punto, ma il serbo lo recupera immediatamente. La contesa si inasprisce, a spazzare l'equilibrio un dritto a rete dell'altoatesino che vale due set point per il serbo. Jannik riesce con cuore e maestria ad annullare il primo, ma sul secondo, sul turno di servizio di Nole, è costretto ad arrendersi.
Nel terzo set Jannik è bravo a non avere cali di tensione nel game di apertura, portato a casa seppur con qualche apprensione, Nole dalla parte opposta discute con il giudice di sedia e si attira i fischi del pubblico. Al servizio però è perfetto, al pari di Sinner. Nel sesto game l'azzurro con una splendida risposta si guadagna una palla break che converte grazie a un altro vincente sul servizio dell'avversario (4-2). Nole però non arretra di un centimetro, nonostante le due ore e mezza di gioco abbondanti, e si riprende subito il break. Sinner annulla un primo tentativo, ma non il secondo, e il set torna in equilibrio visto che nel turno di battuta successivo Nole è dominante (4-4). La battaglia prosegue di nuovo al tie-break, dove questa Volpe rossa è semplicemente perfetta. La vittoria è sua, il pubblico italiano, quello al palazzetto e davanti alla tv, anche. E la qualificazione è più vicina.