L'affondo

Milan, Giroud massacra Pioli: "Non sapevamo cosa fare!", qui crolla tutto

Roberto Tortora

Una piccola crepa sul muro si sta aprendo e rischia di diventare una voragine in casa Milan. Il 2-2 del Maradona contro il Napoli ha lasciato parecchi rimpianti, per le occasioni sprecate nel primo tempo sullo 0-2 e che potevano chiudere un match che, invece, la squadra di Rudi Garcia ha avuto la forza di riaprire. E, così come l’allenatore francese ha avuto problemi nel recente passato con le sostituzioni, venendo platealmente mandato a quel paese da Kvaratshkelia prima, Osimhen e Politano poi, ora anche Stefano Pioli deve fare i conti con il malcontento dei suoi giocatori. Non elementi qualunque, ma le stelle principali: Rafael Leao e Olivier Giroud.

Soprattutto il francese, quando ha visto il numero 9 sulla lavagnetta elettronica, segno del cambio con Luka Jovic, si è molto adirato chiedendo platealmente il perché di quella scelta. Lui che aveva già segnato una doppietta e si sentiva ancora bene fisicamente, prima di avviarsi mestamente verso la panchina. Stessa cosa Leao, che invece ha sbottato appena uscito dal campo davanti al suo allenatore. Come se non bastasse, Giroud ha poi rincarato la dose nell’intervista post-gara a Milan TV, lanciando una pesante accusa, indiretta, a Pioli: “Dopo il primo gol del Napoli loro hanno preso fiducia mentre noi non sapevamo se dovevamo continuare ad attaccare o a difendere. Sono deluso". Benzina su un fuoco che era già divampato dopo la notte disastrosa di Parigi in Champions, quando Calabria ha accusato alcuni compagni di scarso rendimento. Un’altra crepa strutturale nel castello rossonero.

 

Giroud ha poi aggiunto a Dazn: “Sono frustrato e anche arrabbiato per questo risultato, perché abbiamo perso due punti. Avevamo la partita in mano, anzi nel primo tempo potevamo fare anche tre, quattro gol. Nell'intervallo ci siamo detti di fare attenzione ed essere pronti, perché sapevamo che il Napoli avrebbe fatto un'altra partita, che sarebbe tornato in campo con energia e forza". Tornando, poi, al cambio l’attaccante francese ha ammorbidito i toni: "Non siamo robot, abbiamo delle emozioni e in quel momento pensavo ancora di essere in grado di aiutare la squadra. Ma il mister fa la sua scelta e io lo rispetto. Siamo competitivi, dovevamo prendere i tre punti. Sarà perché sono deluso, io sono deluso stasera”. Da leader qual è, Olivier Giroud non si nasconde, ma ora Stefano Pioli ha più di un problema in casa e questa rara settimana di lavoro senza impegni europei dovrà essere l’oasi di un deserto che rischia di insabbiare una squadra partita per vincere la seconda stella.