L'ex

Di Biagio, "Inter senza alternative": scudetto, tutto sulle spalle di Inzaghi

Giulia Stronati

Dal 1995 al 2003 è stato protagonista assoluto con le maglie di Roma e Inter. Chi meglio di Gigi Di Biagio per giocare in anteprima la super sfida di domani a San Siro.

Che gara ti aspetti?
«Sono due squadre in grande salute. La Roma è tornata a viaggiare forte e può infastidire il modo di giocare dell’Inter, che resta favorita».

L’Inter sta andando fortissimo: è la favorita per lo scudetto?
«Da tre anni la rosa nerazzurra è la più forte della Serie A. Con Inzaghi giocano molto bene e hanno due giocatori per ruolo. Adesso devono portare a casa il tricolore, non ci sono alternative».

Tra Milan, Juve e Napoli chi vedi come principale rivale peri nerazzurri per la vittoria del campionato?
«Forse ti direi la Juve perché non ha la Champions, ma in realtà non vedo nessuna delle tre davvero competitiva per vincere lo scudetto. Solo l’Inter può buttare via il campionato come già successo due anni fa».

I giallorossi possono rientrare nella corsa al quarto posto?
«La Roma farà fatica a lottare per il piazzamento Champions a causa di una rosa ridotta numericamente».

Il più atteso è Lukaku. Il questore ha deciso che nessun fischietto sarà ammesso all’interno del Meazza. Ma cosa ti aspetti dal belga, che faccia una grande partita o rischia di essere schiacciato dalla contestazione?
«Romelu ha l’esperienza per gestire una cosa del genere e non farsi condizionare. Saranno molto importanti i primi minuti: se entra bene in partita riuscirà a non farsi distrarre dal pubblico. Altrimenti col passare dei minuti rischia di innervosirsi».

Paradossalmente sembra che Thuram si integri meglio con Lautaro di Lukaku.
«Sono complementari e per assurdo Lautaro, senza Lukaku, sta segnando anche di più, nonostante al suo fianco non abbia più Romelu e Dzeko che erano due campioni».

Tu sei stato un grande centrocampista: Barella e Frattesi possono coesistere o sono un po’ troppo simili. L’Inter finora ha fatto meglio quando ha giocato soltanto uno dei due con Calhanoglu e Mkhythrian.
«Possono giocare insieme e anche bene, ma è difficile lasciare fuori i due stranieri. Con Barella e Frattesi il modo di giocare dell’Inter cambierebbe: ci sarebbe più verticalità e meno palleggio».

Mkhythrian sta facendo cose straordinarie: la Roma se l’è fatto scappare a zero un anno fa e ora l’Inter se lo gode.
«Che errore da parte dei giallorossi non rinnovarlo. Uno come lui fa la differenza. Brava l’Inter a portarselo a casa».

Tu hai lanciato Cristante in Under 21: adesso è uno degli insostituibili di Mourinho. Ti aspettavi questa crescita?
«Ne ero certo. È un leader carismatico e tatticamente sa brillare in più ruoli: sono veramente felice della sua esplosione».

In Under 21 lanciasti anche Berardi: come è possibile che sia ancora a Sassuolo e nessuna big ci abbia puntato?
«Sono incazzato con lui, scrivilo. Negli anni passati, quando doveva andare a Juve, Inter e Barcellona, ha rifiutato per restare a Sassuolo. Adesso che vorrebbe fare il grande salto, non si è creata l’opportunità giusta. Che peccato! Mimmo è un fuoriclasse, è uno spreco vederlo giocare in Emilia con tutto il rispetto per i neroverdi».

C’è un centrocampista tra quelli emergenti in Serie A che ti ha colpito particolarmente?
«In Italia vengono considerati giovani ancora i ’99 come Frattesi e Colpani. Per carità sono entrambi fortissimi, ma a 24 anni nel calcio per me non sei più un giovane».

Hai lasciato da poco la Dinamo Tirana: tornerai ad allenare in Italia o ti rivedremo in tv a Dazn? Cosa c’è nel futuro di Gigi Di Biagio?
«Non c’erano più le condizioni per lavorare e sono stato costretto a mollare. Mi guarderò in giro. Se arriva una panchina italiana bene, altrimenti probabilmente tornerò in tv».