Cortomuso
Allegri, la sua Juve "meno triste" di quel che sembra: la strategia del mister
L’allegrismo è una gran rottura di scatole, ma magari finisce che fa vincere lo scudetto alla Juventus. Per il secondo anno di fila Allegri ha a disposizione un’ampia scelta di alibi per non arrivare primo in classifica: in soli due mesi ha perso Pogba per doping, Fagioli per scommesse e quasi tutta la difesa per infortunio. Eppure i bianconeri sono lì, a due punti dall’Inter capolista dopo aver vinto lo scontro diretto con il Milan.
Una “cortomusata” ai massimi livelli, quella di San Siro, condita da una sceneggiata alla Mourinho nei minuti finali. Allegri ha dato di matto perché i suoi provavano ancora ad attaccare, quando la richiesta era solo di far scorrere il tempo ed evitare rischi. I bianconeri hanno vinto con un’espulsione e un mezzo autogol, senza mai cambiare approccio, alimentando la “leggenda del cortomuso” che è un meme ma anche un brand. Allegri se lo intesta con orgoglio, i tifosi bianconeri un po’ meno.
Nonostante l’intifada della Gazzetta contro l’allenatore toscano, la verità è che la vittoria della Juve è stata sì brutta e sporca ma meritata, figlia di un piano tattico eseguito alla perfezione. Allegri ha fatto quello che gli riesce meglio: incartare la partita agli avversari e pregare in un episodio favorevole. La sensazione è che possa fare molto di più, se fosse disposto a uscire dalla comfort zone. La Juve si ritrova quindi in una situazione anomala: a nessuno piace il gioco noioso e speculativo della squadra, ma è innegabile che stia dando risultati.
Allegri sta facendo un ottimo lavoro nella gestione del gruppo, tenendo tutti sul pezzo nonostante scandali e infortuni. Però perché limitarsi alle “cortomusate" quando può crearsi una legittima occasione di vincere lo scudetto? Ha il vantaggio di poter allenare ininterrottamente la squadra per tutta la settimana, è così sbagliato pretendere che vada oltre i suoi schemi e provi ad aggiungere qualcosa in più? Quella di quest’anno non sarà la miglior Juve di sempre, ma è comunque una signora squadra, con calciatori di primo livello che sarebbero capaci di dominare certe partite e non soltanto di sopravvivere ad esse.