Confessione
Calcioscommesse, "pensiero magico": perché Tonali puntava sul Milan
Sandro Tonali va incontro a una squalifica importante, probabilmente più pesante di quella da 7 mesi inflitta a Nicolò Fagioli. Il centrocampista del Newcastle ha ammesso di aver scommesso su partite di calcio e soprattutto di averlo fatto sul Milan quando ancora indossava la maglia rossonera. I termini del patteggiamento sono ancora da definire, ma si parla di una squalifica di almeno 12-14 mesi, che metterebbe Tonali fuori dai giochi fino alla prossima stagione. In questo arco di tempo c’è tutta l’intenzione di curarsi dalla dipendenza.
Tra l’altro il centrocampista ha ammesso di aver scommesso sul Milan, ma sempre “a vincere”, senza mai tentare di truccare le gare: “Il ludopatico ha una sua ritualità - ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il professor Gabriele Siani, che ha preso in cura Tonali - segue una sequenza scaramantica. Sandro scommetteva sul Milan vincente per questo. Faceva parte del suo rito portafortuna, si chiama ‘pensiero magico’. Se è arrivato dove è arrivato nonostante questo fardello, una volta che se ne sarà liberato potrà a maggior ragione esprimere il proprio potenziale come e forse meglio di prima. Lui ha un'immagine potente e la condivisione permetterà a molti giovani di riconoscersi in lui, nella sua malattia e iniziare ad affrontarla”.
Il professor Siani è un esperto del massimo livello per quanto riguarda la cura delle dipendenze: “Una delle caratteristiche della malattia è la bugia patologica. Che sia per vergogna, paura o per disprezzo di sé, si tende a nascondere tutto anche agli affetti più cari. Anzi, soprattutto a loro, a cui si è certi di dare una sofferenza. Uno dei primi passi per uscirne è proprio il riconoscimento del problema e la condivisione. Un giovane calciatore ha stress e responsabilità che derivano dalle pressioni esterne, dall'attenzione mediatica. Situazioni che possono generare angoscia e attivare un meccanismo disfunzionale per cui ‘la cura' diventa l'adrenalina delle scommesse”.