Astrologia
Milan, profezia dell'avvocato Cantamessa: "Acquisto disastroso, la conferma negli astri"
Il prossimo 24 febbraio, Leandro Cantamessa festeggerà i primi 40 anni al Milan. È infatti lo storico avvocato del Diavolo. E per la ricorrenza si concede a una interessante intervista al Corriere della Sera, in cui ripercorre tutta la sua parabola in rossonero, spiegando anche da dove nasca la sua passione per la squadra.
Fu lei ad accogliere Silvio Berlusconi quando acquistò il Milan?, gli chiede il quotidiano di via Solferino. "Accogliere è una parola grossa. Nel giorno del passaggio di consegne andai in sede in via Turati, assolutamente per caso. Trovai Berlusconi con Adriano Galliani e Giancarlo Foscale. Lei chi è?, mi chiese. Mi presentai e in maniera fulminea mi domandò: È milanista? Allora Foscale, le faccia subito un contratto di consulenza", ricorda quel pirotecnico primo incontro.
Cantamessa, è cosa nota, ha una grandissima inclinazione per l'astrologia. Ed è proprio quando gli chiedono conto di questo "tarlo" che snocciola un paio di risposte imperdibili. L'astrologia dunque è tutt'oggi una sua grande passione? "Credo di essere il maggior collezionista di libri antichi di questa materia. Ho compilato una bibliografia commentata di tutti i libri sull’argomento pubblicati fra il 1465 e il 1930". Poi viene chiesto all'avvocato se ha mai fatto previsioni su imprese o disastri di giocatori che erano degli obiettivi di mercato del Milan. E Cantamessa: "Certo, avevo predetto che Alexandre Pato e Pierre Niang sarebbero stati acquisti disastrosi, ma non mi hanno dato retta. Diciamo che da ragazzo gli oroscopi mi sono serviti per catturare le curiosità delle ragazze", aggiunge sornione.
Ma in che senso gli oroscopi aiutano con le ragazze? "Dire a una donna “adesso ti rivelo chi sei” è uno strumento di conquista formidabile. Con gli uomini si parla di calcio, femmine e lavoro. Con le donne dell’astratto, di concetti più profondi, del retro delle cose, del mondo che non ha confini", conclude un sorprendente Leandro Cantamessa.