In cella

Psg, arrestato l'allenatore Galtier: Francia sotto choc

"Non dovremmo avere così tanti giocatori di colore e musulmani in squadra. Il Nizza è una squadra di neri". È partita da queste frasi l'inchiesta che ha portato all'arresto oggi dell'allenatore del Paris Saint Germain, Christophe Galtier, per "discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione religiosa". Con lui è finito in manette il figlio John Valovic-Galtier.  Eppure Galtier ha sempre smentito ogni accusa ed è arrivato a sporgere denuncia, secondo una fonte vicina alla vicenda. Diversi tesserati del Nizza, tra giocatori e dirigenti, sono stati sentiti dagli inquirenti nei mesi scorsi, compreso il presidente Jean-Pierre Rivere

 

 

I fatti di cui è accusato risalgono a quando Galtier sedeva sulla panchina del Nizza nella stagione 2021-22 e veniva accusato con una email, resa pubblica da Rmc Sport, scritta dal direttore generale del club, Julien Fournier, indirizzata alla dirigenza del Nizza. "Galtier è venuto nel mio ufficio e mi ha detto che dovevo tenere conto della realtà della città", ha scritto il dg. "Mi ha detto che non avremmo dovuto avere tanti giocatori di colore e musulmani in squadra. Mi ha detto che era andato al ristorante e che tanti gli avevano fatto notare che il Nizza è una squadra di neri". Il Nizza ai temi aveva aperto un’indagine interna. Lo scorso anno Fournier sull’addio di Galtier al Nizza aveva detto: "Se spiego i veri motivi per i quali ci siamo picchiati, perché questa è la vera parola, Galtier non tornerà mai più in uno spogliatoio né in Francia né in Europa". All’epoca Fournier non aveva voluto rivelare di più. Adesso la svolta dell’inchiesta e la decisione, già fatta, di sostituirlo l'allenatore con Luis Enrique.