Sorpresina
Pallone d'Oro, "ecco il grande favorito": il nome impensabile
Le settimane d’oro di Rodrigo Hernández Cascante, in arte Rodri. Il Triplete con il Manchester City, addolcito ancor di più dal gol decisivo realizzato nella finale di Istanbul contro l’Inter, e il successo alle Nations League, con la vittoria ai rigori della sua Spagna contro la Croazia. Un successo a tutto tondo, sia a livello collettivo che individuale con il Manchester City e la nazionale spagnola, che inevitabilmente gli ha permesso di vedere il suo nome accostato al Pallone d’Oro. Insomma, per Rodri, classe 1996, sono giorni indimenticabili. Dopo Villarreal e Atletico Madrid, nel 2019 il giocatore si è trasferito in Inghilterra per 70 milioni di euro. Qualità, quantità, visione di gioco, senso della posizione, fisicità e anche capacità di vedere la porta. Insomma un centrocampista completo Rodri, che in nove giorni ha fatto incetta di premi.
Rodri, che numeri in stagione
Tre titoli in un colpo solo. Smaltiti i folli festeggiamenti con la squadra di Pep Guardiola, con Jack Grealish assoluto trascinatore, ecco il ritorno in campo con la sua nazionale nella Nations League. E anche nella competizione continentale per nazionali, Rodri ha lasciato il segno. Già nel match contro l'Italia valido per la semifinale, Rodri, che aveva messo lo zampino nell'azione del gol vittoria di Joselu, aveva messo in cascina il premio di Mvp. Poi è arrivato il bis anche nella finale contro la Croazia vinta ai rigori, in cui ha alzato al cielo il trofeo con i suoi compagni. Dunque altri tre trofei, due individuali e uno di squadra. Sintetizzando dunque in nove giorni, il faro di centrocampo di Manchester City e Spagna si è preso sei premi. Se a questi poi si aggiungono la FA Cup e la Premier League, i trofei salgono addirittura a 8, in 57 partite stagionali, con quattro gol e anche sette assist.
Rodri snobba il Pallone d’Oro: “Non ci penso”
La candidatura al Pallone d'Oro gli permette di "lottare" con il compagno Haaland e con Leo Messi. Ma Rodri non ci pensa: "Ovviamente sarebbe (un riconoscimento, ndr) enorme, ma non penso molto ai premi individuali. Dipende da cosa pensano gli altri di te — commenta — Penso solo collettivamente, a vincere trofei come squadra. Con il mio club ho la possibilità di continuare a vincere la prossima stagione, premi individuali sono la considerazione della gente. Sarebbe fantastico, ma non ci penso molto. E ci sono tanti bravi giocatori che possono meritarselo. Non ci penso molto, se devo essere sincero".