Panchina di fuoco

Massimiliano Allegri, un'offerta da capogiro: addio Juve? "Chi arriva subito"

Allegri non è mai stato in discussione”. Maurizio Scanavino, direttore generale della Juventus, era stato fin troppo chiaro nel corso dell'intervista rilasciata a Sky, quando ha confermato pubblicamente la fiducia all'allenatore di Livorno. Anche se i tifosi della Vecchia Signora vorrebbero un cambio di rotta sotto tutti i punti di vista, per cancellare una volta per tutti l'ultima stagione vissuta tra guai giudiziari e problemi di campo e, per ripartire una volta per tutte, sperando che la squadra torni ad essere nuovamente competitiva.

Il Messaggero: l’Al-Hilal rilancia con un contratto faraonico 
Allegri non sembra intenzionato a mollare la Juve, avendolo fatto capire a più riprese, ma dall'Arabia insistono affinché possa accettare l'offerta che gli sarebbe stata presentata già qualche giorno fa. L'Al-Hilal, club antagonista dell'Al Nassr di Cristiano Ronaldo, secondo il quotidiano Il Messaggero, non molla Allegri e rilancia 40 milioni di ingaggio in due stagioni più un bonus di 10 alla firma per strapparlo alla Juventus. Un rilancio importante perché l'attuale tecnico dei bianconeri si possa convincere a lasciare l'Italia.

 

Allegri, i due nomi se andasse via dalla Juve 
Un'offerta davvero irrinunciabile per qualsiasi allenatore, specie se in un club che aveva pensato di spingersi fino a 200 milioni pur di ingaggiare Messi. L'obiettivo è quello di rilanciare il calcio nazionale per garantirsi i Mondiali 2030 e Allegri fa parte proprio di queso ragionamento. La Gazzetta dello Sport, però, sottolinea come l'allenatore livornese sia ancora convinto di andare avanti per la sua strada con la Juventus per rilanciare il club e non "accettare" di passare come l'allenatore che ha contribuito alla caduta della squadra dopo il suo ritorno. Ecco perché dopo il famoso incontro a Montecarlo con gli arabi, Allegri è pronto ora per un summit di mercato con la Juventus. In caso di suo addio, Igor Tudor è il nome più gettonato, ma non è tramontata la suggestione Antonio Conte.