A canestro

Olimpia Milano-Virtus Bologna, la finale annunciata tra le due corazzate del basket italiano

Fabrizio Carcano

La finale scudetto del basket, che scatterà da venerdì sera alle 20.30 con la prima sfida al Forum di Assago, opporrà per la terza volta consecutiva le due regine della pallacanestro italiana: l’Olimpia Milano, 29 scudetti, e la Virtus Bologna, seconda con 16 titoli.

Finale annunciata tra le uniche due squadre italiane che disputano l’Eurolega, di fatto le due corazzate di un campionato che sta perdendo interesse agonistico: biancorossi e bianconeri hanno dominato la stagione regolare, arrivando appaiate in testa con 23 vinte su 30, con i milanesi davanti per il saldo positivo negli scontri diretti.

Questo permetterà all’Emporio Armani di avere l’eventuale settima e ultima partita in casa al Forum. Poi un ulteriore dominio nei playoff con Milano che ha liquidato Pesaro per 3-1 e la più quotata Sassari per 3-0 e Bologna che ha fatto un percorso analogo liquidando 3-1 Brindisi e poi 3-0 Tortona che aveva chiuso terza in stagione.

Due squadre di un altro livello per tutte le altre. Questa terza finale consecutiva sarà una sorta di ‘bella’ dopo la vittoria della Virtus per 4-0 nel 2021 (con Milano spompata dalle finali di Eurolega appena disputate e perse contro il Barcellona) e la rivincita milanese nel 2022 con un più combattuto 4-2.

Sfida nella sfida il confronto tra i due allenatori più blasonati e noti della nostra pallacanestro, gli unici ad aver allenato in NBA e ad avere anche condiviso l’esperienza sulla panchina del Real Madrid: Ettore Messina sulla panchina milanese (già confermato per la prossima stagione) e Sergio Scariolo (che invece dovrebbe andare ai Toronto Raptors) su quella bolognese.

Si comincia domani sera alle 20.30 al Forum, poi gara 2 domenica alle 18: attesi due sold out da 12.500 spettatori a serata. Poi mercoledì e venerdì gara 3 e 4 a Bologna all’Unipol Arena, con eventuale gara 5 domenica 18 al Forum e l’eventuale sesta martedì 20 e la possibile settima venerdì 23.

Milano, reduce da una stagione finora da zero tituli dopo aver perso SuperCoppa e Coppa Italia e con un’Eurolega da dimenticare, è la favorita: ha recuperato dopo mesi di assenza i vari Pangos e Shields, ha un Billy Baron stratosferico che segna valanghe di canestri e i veterani Hines, Melli e Datome a posto fisicamente e in forma, pronti a fare quadrato difensivo intorno alla stella americana Shabazz Napier, il regista che ha svoltato la stagione dei milanesi da febbraio in poi.

In casa Virtus decisivi saranno i tre veterani Belinelli-Hackett-Teodosic, 37 anni il primo, 36 gli altri due, insieme all’altro veterano Shengelia e al talento emergente di Nico Mannion e Pajola. Saranno partite equilibrate e dai punteggi bassi, giocate sul filo dei nervi, tra due squadre di grande esperienza e con panchine lunghissime.