La finale
Conference League, Fiorentina beffata al 90': West Ham trionfa 2-1
Un'altra finale amara per la Fiorentina. Dopo la sconfitta contro l'Inter in Coppa Italia un altro 2-1 è fatale per i viola, che vedono sfumare sul più bello anche la Conference League che finisce tra le mani del West Ham, che torna a conquistare un trofeo europeo - Coppa Intertoto del 1999 a parte - che mancava dalla Coppa delle Coppe del 1965. Rispetto al match con i nerazzurri i rimpianti però sono maggiori: i toscani hanno giocato meglio, hanno controllato il pallino del gioco per gran parte del tempo e sono stati bravi a reagire al rigore trasformato da Benrahma con il pareggio immediato di Bonaventura. Al 90', però, un'amnesia difensiva di reparto ha spianato la strada a Bowen e fatto gioire gli Hammers, più esperti in questo tipo di appuntamenti e più scaltri nell'approfittare delle debolezze di Biraghi e compagni.
Italiano si affida a Jovic nell'eterno ballottaggio con Cabral, per il resto la formazione è quella preannunciata con Ranieri che fa coppia in mezzo con Milenkovic e Kouamè a completare il tridente insieme a Nico Gonzalez. Modulo speculare per David Moyes, che scegliere Antonio come unica punta con l'ex Milan Paquetà alle sue spalle. Le due squadre cercano un trofeo europeo che manca da una vita, la tensione è tangibile e lo spettacolo, come spesso accade in una finale, stenta a decollare. Gli inglesi si costruiscono la prima opportunità dopo neanche un quarto d'ora con un tiro insidioso di Rice a lato di un soffio, ma per tutta la prima frazione è la Fiorentina a gestire maggiormente il pallone, con il West Ham rintanato in attesa di ripartire. Scenario che non si verifica quasi mai, anche se al tempo stesso i viola non riescono a convertire in occasioni la supremazia territoriale. La palla gol migliore dei toscani - dopo lo stop forzato di qualche minuto imposto dall'arbitro per un lancio di oggetti dal settore dei tifosi londinesi che costa a Biraghi una ferita sulla testa e una vistosa fasciatura - arriva così in pieno recupero, quando Kouamè raccoglie il cross di Nico Gonzalez e impegna severamente Areola. Jovic corregge in rete il successivo tap-in, ma del Cerro Grande cancella tutto per fuorigioco.
Nella ripresa il copione non cambia più di tanto, anche se il confronto regala un paio di sussulti in più. Al 15' un ingenuo tocco di mano di Biraghi dopo il colpo di testa di Bowen costa un rigore - concesso dopo l'intervento del Var - che Benrahma trasforma con freddezza. La Fiorentina però non si scompone e continua a tessere la sua tela, che produce l'immediato pareggio con una magia di Bonaventura, che si inserisce con i tempi giusti raccogliendo la torre di Nico Gonzalez e batte Areola. I ragazzi di Italiano acquisiscono fiducia ed entusiasmo, il colpo del ko capita sui piedi di Mandragora ma l'ex centrocampista dell'Udinese apre troppo il piattone e manca il bersaglio. La gara dopo tanti tatticismi decolla, con Biraghi che spara a salve da un lato e Soucek che di testa impegna Terracciano dall'altra. La partita sembra avviata ai supplementari, ma Paquetà e Bowen non sono dello stesso avviso: il lancio filtrante del primo non viene sciupato dal secondo, con la difesa viola colpevole nell'occasione. E alla fine a far festa è solo il West Ham.