In missione
Milan, "rimonta possibile": le tre mosse di Pioli per ribaltare l'Inter
Domanda da 10 milioni di euro, più o meno quanto si incassa accedendo alla finale di Champions League: il Milan può recuperare i due gol di svantaggio all’Inter? Sì, a patto di essere il contrario della squadra che ha giocato all’andata. E in quali aspetti dovrebbe essere diversa? Negli uomini, nell’atteggiamento e nella strategia. Partiamo dai primi. Leao sarà in campo anche se non al meglio della condizione ed è già un enorme cambiamento perché l’Inter può soffrire alle spalle di Dumfries, che non fa della fase difensiva il suo punto forte. All’andata, senza Leao nei paraggi, Darmian se l’è cavata da solo e ha potuto spingere il compagno olandese in avanti addosso a Theo Hernandez, a sua volta e non a caso uno dei più deludenti in campo.
BENNACER, STAGIONE FINITA
Altra variante sarà l’assenza di Bennacer, la cui stagione è terminata. Il problema al ginocchio sembrava serio e si è rivelato tale: “Lesione della cartilagine del condilo femorale laterale” quindi operazione e almeno tre mesi di stop. L’algerino potrebbe saltare anche l’inizio della prossima stagione. Di fronte a Pioli si aprono diverse strade alternative: la fiducia a Pobega per un trequartista fisico che sfianchi Calhanoglu o Brozovic, l’accentramento di Brahim Diaz per rifinire meglio le ripartenze o addirittura il lancio da seconda punta di Origi per interferire con i flussi di gioco nerazzurri e aiutare Giroud nel duello con Acerbi. Il Milan ha sofferto l’impeto dell’Inter, le sue maglie erano troppo larghe e alcuni duelli impari, vedi quello tra Dzeko e Calabria sul primo gol con il difensore rossonero che ha ammesso la sua impotenza: per questo un’altra variante potrebbe (dovrebbe) essere Thiaw al centro della difesa. Quando il tedesco è entrato nella ripresa, i nerazzurri hanno fatto più fatica a trovare spazi. Ovvio che anche l’atteggiamento del Milan dovrà essere diverso.
Essendo una sfida ad alta tensione, il momento decisivo è l’avvio di gara, l’approccio, e all’andata l’Inter ha surclassato la rivale con due reti istantanee. Infine, la strategia. Pioli dovrà rinunciare ad alcune delle sue idee e inserirne altre in cui si rivede meno. Serve un piano di gara che possa sorprendere l’Inter. Perfino Guardiola ha chiesto al City di essere poco City nell’andata con il Real Madrid: la Champions sta premiando le squadre tatticamente più flessibili.
FOLATE OFFENSIVE
Cosa può sorprendere la squadra di Inzaghi? Un Milan a baricentro basso che obblighi l’Inter a costruire e la spinga a sentirsi padrona del campo. In questi casi, la formazione nerazzurra tende a sbilanciarsi, offrendo il fianco alle ripartenze altrui. E, con Leao in campo, il Milan potrebbe permettersi queste folate offensive profonde. Il Milan è chiamato a fare di più perché l’Inter, in questo momento, non sembra poter offrire meno.
Merito di Inzaghi. Non a caso l’ad nerazzurro Beppe Marotta, a margine della cerimonia di consegna dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica, si è sbilanciato e ha confermato il mister: «Se merita la conferma? Io penso di sì. Le valutazioni non si fanno su un episodio o su una gara ma sul modo di lavorare e sulla professionalità. Non siamo stati protagonisti in campionato ma per il resto la stagione è positiva». Chissà se Inzaghi, a fine stagione, sarà dello stesso avviso.