Europa League
Juve ancora viva: Gatti allo scadere, 1-1 col Siviglia
E’ terminata 1-1 la semifinale di andata di Europa League tra Juventus e Siviglia. All’Allianz Stadium di Torino, la squadra spagnola ci ha creduto fino a pochi secondi dalla fine quando un guizzo di Gatti ha permesso alla formazione bianconera di potersi giocare il tutto per tutto nel ritorno tra una settimana in Spagna. Dopo un avvio abbastanza scoppiettante della Juventus, la squadra allenata da Mendilibar ha preso le misure agli uomini di Allegri e ha pian piano alzato il proprio baricentro d’azione portandosi sempre con più costanza dalle parti di Szczesny fino a trafiggerlo al 26′, al termine di un’azione in velocità in cui Ocampos ha ricevuto sulla corsia sinistra servendo in area En-Nesyri che di prima ha calciato spiazzando il portiere polacco.
Praticamente nulla la risposta della Juventus nella seconda parte della frazione: grosse difficoltà per la squadra di Allegri che ha rischiato di subire anche il raddoppio su una conclusione dalla distanza di Rakitic a cinque minuti dal riposo e che qualche minuto prima sembrava aver potuto beneficiare dell’uscita anzitempo dal campo di Ocampos per infortunio poco dopo la mezzora. L’argentino era stato fino a quel momento un’autentica spina nel fianco dell’undici bianconero. Non hanno gradito anche molti dei tifosi presenti che al termine della prima frazione hanno fischiato la loro squadra.
Con gli innesti di Chiesa e Iling-Junior in avvio di ripresa, Allegri ha modificato il modulo della sua squadra da 3-5-1-1 in 4-4-2 (poi nel finale in 4-3-3) e la manovra ne ha effettivamente beneficiato: una Juventus più dinamica ha messo pressione al Siviglia anche se il portiere Bounou si è dovuto disimpegnare in una parata solo una volta quando al 19′ ci ha provato dalla lunga distanza Iling-Junior. Nonostante una Juve volenterosa, la gara sembrava ormai incanalata verso una vittoria degli andalusi ma in pieno recupero, al 97′, è stato Gatti a trovare il pari: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Chiesa, una serie di sponde di testa prima di Danilo e poi di Pogba hanno messo il difensore nella condizione di spingere sul secondo palo, ancora di testa, la sfera in rete a porta vuota.