Non solo festa

Napoli, "tutto può accadere". Le parole di Di Lorenzo che gelano i tifosi

Sarà il primo capitano del Napoli a festeggiare uno scudetto dai tempi di Diego Armando Maradona, 33 anni fa. Basterebbe questo per delineare il ruolo storico di Giovanni Di Lorenzo, dal 2019 in azzurro e tra i terzini destri di maggior rendimento della Serie A. Non più una sorpresa, e soprattutto leader morale di una squadra di grande talento e temperamento.

 

 

 

Il suo discorso subito dopo il pareggio 1-1 in casa dell'Udinese che ha dato ai partenopei la certezza aritmetica del terzo titolo è diventato immediatamente virale: "Attraverso il lavoro e il sacrificio siamo riusciti a raggiungere un risultato incredibile. Nel calcio può succedere di tutto tra chi resterà e chi andrà via, ma questo successo ci unirà per sempre. Forza Napoli!".

 

 

 

Applausi a scena aperta dai compagni, commenti entusiastici e commossi dei tifosi sui social. Ma qualcuno, forse per scaramanzia o forse per concreta inquietudine, ha voluto sottolineare proprio quel passaggio retorico sul "chi andrà via" e su quel "può succedere di tutto".

 

 

 

Le parole di Di Lorenzo, così razionali e crude nella loro verità, diventano pretesto per profetizzare l'assalto alla gioielleria azzurra: da Osimhen a Zielinski, da Lobotka a Kvaratskhelia, sono tanti i giocatori-chiave del Napoli finiti sul taccuino delle big del calcio europeo. Aurelio De Laurentiis non ha esigenze di fare cassa, economicamente il club è forse il più solido d'Italia anche grazie alla politica assennata del suo contestatissimo (fino a poche settimane fa) presidente. Ma è chiaro che di fronte ad assegni pesantissimi presentanti da Psg, City, United, Chelsea, Real o Barcellona, tutto, come dice Di Lorenzo, può accadere.