All'arrembaggio

Napoli, a De Laurentiis lo scudetto non basta: "Ecco cosa ci manca"

Un progetto iniziato nel 2004, quando Aurelio De Laurentiis diede nuova vita al Napoli ripartendo dalla Serie C, e coronato diciannove anni dopo con il terzo, storico scudetto. Gli azzurri hanno spezzato un’attesa lunga 33 anni e lo hanno fatto con un campionato dominato fin dall’inizio: non a caso il titolo è stato vinto con cinque giornate d’anticipo, ma sarebbe potuto arrivare anche prima senza la flessione dell’ultimo mese. 

 

 

Mentre la squadra lasciava il campo della Dacia Arena per festeggiare negli spogliatoi, al Maradona il presidente ha arringato la folla e fatto partire la lunga notte del terzo scudetto del Napoli. A margine del grande evento organizzato allo stadio, De Laurentiis si è fermato a parlare ai microfoni di Dazn: “Oggi è il coronamento di un’aspettativa che durava da 32 anni. Quando sono arrivato ho detto: ci vorranno dieci anni per arrivare in Europa. La promessa è stata mantenuta in anticipo. Poi altri dieci anni per vincere lo scudetto, e anche questa in anticipo”. 

 

 

“Adesso ci manca di rivincerlo - ha aggiunto De Laurentiis - rivincerlo e rivincerlo. Poi ci manca la Champions. Questa squadra si era in qualche modo appesantita di responsabilità, serviva una manciata di aria nuova e la capacità di andare in alto ma come gruppo, senza individualità che remassero come un freno. Il progetto non si ferma mai - ha chiosato - per me è un punto di partenza non di arrivo. E si riparte con Spalletti”.