Calcio in tribunale

Juventus, "penalizzazione e patteggiamento": la fuga di notizie

Penalità per le plusvalenze, patteggiamento per manovra stipendi e plusvalenze-bis. Potrebbe finire così per la Juventus, un finale sportivamente amarissimo ma non certo il peggiore possibile. A sganciare la bomba sui bianconeri è il Corriere della Sera, analizzando la complessa vicenda giudiziaria paradossalmente resa ancora più intricata dalla sentenza del Collegio del Coni: annullando i 15 punti di penalizzazione e contestualmente rinviando all'Appello il verdetto definitivo, tra un mese.

 

 

 

Secondo il quotidiano, lo scenario più plausibile è quella di una penalità rivista (-9?) sul processo per le plusvalenze, tale comunque da escludere la Juve dalla zona Champions (sanzione questa interpretata come effettivamente afflittiva). E siccome da questo processo dipendono gli altri due filoni di indagine, sulla manovra stipendi e sulle plusvalenze bis, il club bianconero sarebbe di fatto costretto a patteggiare per limitare i danni. 

 

 

 

A incastrare la Signora c'è la conferma della condanna per l’articolo 4, ovvero la mancata lealtà, dei dirigenti Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Paratici. Su queste basi, dunque, "appare molto difficile che la Juventus possa non essere condannata per la slealtà", con conseguente penalizzazione di punti. "Si vuole fare di tutto per concludere l’iter (compreso eventuale ritorno al Collegio di garanzia) in modo che la penalità sia afflittiva su questo campionato", sottolinea sempre il Corriere. Perché questo accada, "c’è tempo fino al 30 giugno anche se entro i primi giorni di giugno bisogna comunicare all’Uefa le squadre italiane qualificate per le Coppe. E attenzione: come già fu per Calciopoli questo è un tema cruciale perché se si iscrive una squadra che poi può venir esclusa dall’Uefa, il rischio è che resti il buco e in Coppa vada un club straniero".