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Leao, "addio Milan". Voci dal Portogallo: dove lo stanno spingendo
Ciao ciao Leao? Dopo le due prestazioni-monstre in Champions League, con i lampi accecanti che hanno contribuito a portare il Milan in semifinale contro il favoritissimo Napoli (perlomeno distacco in Serie A alla mano) sul portoghese si riaccendono inevitabilmente i rumors che lo vogliono lontano da Milanello e dall'Italia la prossima stagione. La trattativa estenuante per il rinnovo del contratto che scade nel 2024 è da mesi in stallo. Da gennaio, di fatto, l'esterno offensivo cresciuto nello Sporting Lisbona sarà libero di firmare gratis per qualsiasi club, in un (drammatico, per le casse rossonere) replay dei casi Donnarumma, Calhanoglu e Kessie.
A complicare il quadro, ci sarebbe la confusa "catena di comando" nell'entourage di Rafa Leao: chi tratta davvero con Paolo Maldini e Ricky Massara? Da una parte infatti ci sono il padre del giocatore e l'avvocato Dimvula, con cui i dirigenti rossoneri hanno rapporti buoni, anche se non semplici, contando sulla volontà del 23enne di restare in un ambiente che lo aspettato, coccolato e infine esaltato. Ma il suo consulente, il potentissimo "re portoghese del calcio" Jorge Mendes (lo stesso agente, per intenderci, di Cristiano Ronaldo) secondo SportMediaset, "a questo tavolo non sembra avere alcuna intenzione di sedersi o, piuttosto, si è sentito improvvisamente messo da parte". E per questo starebbe conducendo trattative riservate e separate. Il quotidiano portoghese A Bola parla non a caso di contatti tra Leato (cioè Mendes) e il Chelsea.
Mendes gioca sulla distanza tra la richiesta dell'attaccante (7 milioni a stagione) e l'offerta del Milan (6 più bonus), e con il nodo della pesante penale da pagare per il passaggio dallo Sporting al Lille, da ragazzino. Noccioline per il Chelsea, che ha speso 560 milioni di euro nelle ultime due sessioni di mercato.