la sfida
Serie A, la Juventus batte il Verona per 1-0: continua la rincorsa alla Champions
Il massimo con il minimo sforzo. Come all'andata, alla Juventus basta un gol di Moise Kean per battere il Verona per 1-0 all'Allianz Stadium. Per il centravanti bianconero è il sesto centro stagionale che vale la settima vittoria nelle ultime ottime partite per la sua squadra. Tre punti pesanti quelli conquistati da una Juve, che ora in classifica si riporta addirittura a -4 da Milan e Atalanta quarte con i rossoneri attesi domani dalla trasferta di Napoli. Il tutto in attesa del verdetto del 19 aprile dinanzi al Consiglio di Garanzia sulla penalizzazione di 15 punti. Per la squadra di Allegri clean sheet numero 17 in campionato, a dimostrazione di una compattezza di squadra che è il vero segreto di questa rimonta. Certo, la manovra offensiva continua a latitare e ci si affida quasi esclusivamente a calci piazzati e ad azioni individuali. Proprio come questa sera, dove forse la testa era già alla Coppa Italia di martedì. Seconda sconfitta consecutiva per il Verona, che esce comunque a testa alta da Torino anche se la classifica dice che i ragazzi di Zaffaroni restano a -5 dallo Spezia impegnato domani con la Salernitana. Per la salvezza si fa dura.
In un Allianz Stadium tutto esaurito, Allegri schiera in avanti il tandem Milik-Kean, con Vlahovic e Di Maria in panchina anche in vista della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter. Sulle fasce spazio a Cuadrado e De Sciglio, con Barrenechea davanti alla difesa e Locatelli schierato mezzala al posto dello squalificato Rabiot. Nel Verona, Zaffaroni a caccia di punti salvezza schiera Gaich al centro dell'attacco con Lasagna e Duda alle spalle. Verdi e Ngonge in panchina. In tribuna anche l'ex capitano bianconero Alex Del Piero, salutato con una ovazione dello stadio.
Hellas in campo senza paura, non a caso il primo squillo è di Duda che impegna Szczesny con un tiro tiro centrale. La Juve prova a gestire il possesso del pallone, ma a ritmi blandi consentendo al Verona di difendersi con ordine. Così al quarto d'ora è ancora la squadra ospite a sfiorare il vantaggio con un destro al volo in diagonale di Depaoli con palla di un soffio a lato, sfiorato forse da Gatti in modo provvidenziale. La Juve si scuote e si rende pericolosa per la prima volta con un cross di De Sciglio su cui Montipò in uscita anticipa Milik e Kean appostati in area. Ci prova poi Cuadrado su punizione dai venti metri, palla di poco alta. La squadra di casa prova ad alzare il baricentro, ma quando perde palla finisce per concedere spazi al contropiede scaligero. L'ultima emozione di un brutto primo tempo arriva dopo la mezzora, quando la Juve va di nuovo vicina al vantaggio con una punizione dal limite di Danilo deviata da Depaoli contro la traversa.
Nell'intervallo Allegri lascia negli spogliatoi un Barrenechea poco incisivo, dentro il rientrante Miretti con Locatelli che torna a fare il regista. Riparte con maggior intensità la Juventus, che al 55' trova il vantaggio grazie ad un bel destro da centro area di Kean su assist di Locatelli. Azione innescata proprio dal neo entrato Miretti. Verona di fatto punito alla prima occasione concessa nella ripresa. Sbloccato il risultato, Allegri cambia la coppia d'attacco a mezzora dalla fine: dentro Vlahovic e Di Maria per Milik e Kean che nel frattempo si è fatto ammonire e diffidato salterà la prossima gara con la Lazio. Dopo qualche minuto dentro anche Kostic per Cuadrado. Cambi anche nel Verona, con Zaffaroni che si gioca la carta Verdi in attacco. Ed è proprio l'ex granata a rendersi subito pericoloso, con un assist in area per Lasagna che viene anticipato provvidenzialmente da Szczesny in uscita. Come spesso le capita, la Juve dopo il gol lascia l'iniziativa agli avversari limitandosi ad agire di contropiede con Di Maria e Vlahovic. Il pubblico prova a spingere i bianconeri anche perchè il Verona prende coraggio e sfiora anche il pareggio con il neo entrato Terracciano che impegna Szczesny dal limite. Intuito il pericolo, la Juve prova a chiuderla ma nel giro di qualche minuto si divora due volte il raddoppio prima con Bremer e poi con Kostic. I bianconeri devono quindi soffrire fino alla fine, con il Verona ancora pericoloso con Verdi su punizione e infine con Gaich che arriva in ritardo di un soffio su un cross da sinistra. Un brivido finale che Allegri non vede, perchè infuriati si era già diretto negli spogliatoi. Come spesso gli capita ultimamente.